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“PERCHE’ PAGHIAMO ACQUE RISORGIVE?”. LA “RIVOLTA” DEGLI UTENTI CONTRO IL CONSORZIO DI BONIFICA FA SCENDERE IN CAMPO L’ADICO

SPINEA. Perché pagare il consorzio di bonifica “Acque Risorgive” ? Sono molte le persone, soprattutto di Spinea, che nelle ultime settimane stanno contattando Adico per cercare risposta a tale domanda e il motivo è semplice: proprio in questi giorni molti utenti stanno ricevendo la richiesta del pagamento del contributo, comprensivo degli arretrati per il 2012-2013. In tale contesto, alcuni associati, a seguito della consulenza ottenuta dall’ufficio legale dell’associazione, hanno scritto al Consorzio per chiedere spiegazioni, ricevendo risposte rapide ma “evasive e non soddisfacenti”, come sottolineano gli associati stessi. La spiegazione di “Acque Risorgive” si basa naturalmente sugli interventi messi teoricamente in campo per la salvaguardia del territorio. “L’assoggettabilità al contributo – scrivono dal consorzio in risposta alle domande dei nostri iscritti – è il vantaggio che ogni immobile riceve dall’attività di bonifica ed è configurabile come un miglioramento delle caratteristiche del bene, capace di determinarne una apprezzabile valorizzazione economica in termini di reddito e di valore”. In particolare, “i benefici idraulici di scolo e di difesa costituiscono componenti del beneficio come il vantaggio tratto dagli immobili situati in ambiti territoriali di collina o di pianura, regimati dalle opere di interventi di bonifica che li preservano da allagamenti e ristagni di acque comunque generate”. Per quanto concerne gli arretrati 2013/2014 “l’assenza di disponibilità finanziarie sull’apposito capitolo sull’apposito capitolo del bilancio regionale, ha impedito alla Giunta sia di individuare per gli anni in questione un limite di esenzione, che di sostituirsi alla contribuzione consortile urbana tenuta al pagamento di un contributo al di sotto del limite costituito. Pertanto il pagamento del contributo consortile resta a carico del consorziato proprietario dei beni immobili urbani, indipendentemente dal suo ammontare”. Per quanto riguarda Spinea, l’area “è stata oggetto di adeguamento idraulico i primi anni ’90”. La risposta del Consorzio non convince gli iscritti dell’Adico. “Viene considerata troppo evasiva – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’associazione -. In particolare, non specifica concretamente gli interventi che vengono effettuati nella zone interessate, in più quando si parla di arretrati si intuisce che alla fin fine ancora una volta i problemi di bilancio dell’amministrazione pubblica, in questo caso della Giunta regionale, vengono addossati ai proprietari di immobili. Intanto noi continuiamo a ricevere telefonate e segnalazioni di persone che non digeriscono assolutamente questo balzello che, per quanto modesto, viene visto come ingiustificato”.

16 risposte

  1. Buongiorno,

    dal momento che a due anni di distanza dall’articolo, si continuano a ricevere le richieste di pagamento di “Acque risorgive” senza che siano specificate le opere di bonifica poste in essere (nello specifico, immobile al secondo piano della terraferma veneziana, posto in una zona alta del territorio), vi chiedo:

    – il pagamento predetto è obbligatorio? o è possibile abdicare ai sedicenti servizi svolti dal Consorzio?

    – è possibile conoscere con chiarezza a quali opere sarebbero addebitabili gli importi oggetto di tassazione?

    Grazie, cordialmente

    1. Salve, purtroppo il pagamento di questo ennesimo balzello è obbligatorio. Per quanto riguarda le motivazioni che stanno alla base di questa tassa, la rimando ancora una volta a quelle contenute nell’articolo e direttamente fornite dall’azienda.

      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  2. Si svegliano al mattino e impongono nuove tasse per pagarsi ingenti stipendi. Tnato siamo tutti pecore da tosare e pronte a pagare

    1. Salve, noi stiamo cercando di fare la nostra parte denunciando la situazione e scrivendo ad Acque Risorgive. Naturalmente da soli non possiamo fare molto, servirebbe anche una volontà “politica”. Ma stia tranquilla che noi andremo avanti sperando che prima o poi questo odioso e secondo noi inutile balzello venga cancellato. Le consiglio questo articolo di Panorama : http://www.antonioamorosi.it/2019/07/26/quelle-idrovore-mangiatutto-dei-consorzi-di-bonifica/

      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  3. Buongiorno,
    Ho acquistato da quasi due anni un appartemento a mestre e puntualmente con cadenza annuale arriva questa tassa da pagare (tra l’altro nel vecchio indirizzo di residenza di mia moglie).
    È 9obbligatorio pagarla? Come hanno avuto il vecchio indirizzo di residenza di mia moglie?
    Grazie

    1. Salve, è PURTROPPO una tassa da pagare che abbiamo ampiamente criticato come potete leggere nel nostro sito. Non riguarda tutti i cittadini ma solo chi abita in zone in cui, appunto servano interventi di contenimento dell’acqua. Per esempio chi vive vicino agli argini. La troviamo profondamente ingiusta e inutile ma il consorzio, quando lo abbiamo stuzzicato a riguardo, ci ha risposto elencando tutti gli interventi di manutenzione che sono chiamati a fare. Bisognarebbe fare una indagine approfondita per capire se paghiamo una quota dovuta o solo un obulo per mantenere in piedi una struttura e i suoi dipendenti.
      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  4. Buongiorno ricevo anch io richieste di pagamento secondo me assurde. Questa tassa nasce nel 1933 quando effettivamente i terreni dovevano essere bonificati. Oggi è inutile e mantiene uffici inutili. Se adico raccogliesse le firme per una petizione?

    1. Salve, grazie per il suggerimento, certo potrebbe essere una idea. Le dico però che quando abbiamo scritto al Consorzio, ci ha elencato tutti i suoi interventi (da verificare, ovviamente) motivando cos’ le bollette che arrivano a tante (troppe) famiglie. Però, ripeto, è una idea che di certo valuteremo perché le petizioni sono sempre incisive. Naturalmente se avvieremo l’iniziativa sarà nostra cura annunciarlo tramite il sito.
      Intanto le auguro una buona serata
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  5. Assurdo pagare una Tassa stabilita dal “Regio Decreto 25 luglio 1904 n.523” e “Regio Decreto 8 maggio 1904 n.368”. Il 2 giugno di ogni anno, dal 1946, si festeggia la vittoria del Referendum sulla Monarchia ma paghiamo ancora tasse imposte da una famiglia Reale collaborativa e collusa con i fascisti e i nazisti. La famiglia Savoia fu esiliata e i Fasci e Hitler furono sconfitti. Antonio De Curtis direbbe “….e noi paghiamo!”

    1. Salve, devo dire che è una fra le tasse più invise a chi la deve pagare, assieme al bollo auto!!
      Una saluto
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  6. Buongiorno

    Io abito a Catene – Marghera. Possibile che debba pagare questa tassa ?! Non vivo vicino a fiumi , argini e simili. Non ho terreni da irrigare. Cosa c’entro io che vivo in città con un balzello del genere !

    1. Salve signor Renato, ha provato a informarsi bene che magari lo sta pagando per errore? Io sinceramente non conosco i “mappali” di Acque Risorgive ma magari davvero non è dovuto da parte sua. Secondo me le conviene approfondire…
      Le auguro intanto una buona serata.
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  7. Bongiorno e ringrazio per il sostegno.
    Vorrei capire come, in questo caso il consorzio Acque risorgive, imponga una tassa senza che nessuno abbia firmato nessun contratto informato.
    Grazie

    1. Salve signor Aldo, eh, questo è un servizio che non richiede la firma di un contratto, il problema è che spetta solo a una parte di cittadinanza e questo mi sembra davvero assurdo. Senza contare quante cartelle esattoriali arrivano per il mancato pagamento di questo balzello…come sottolineato in una nostra indagine, uno dei balzelli più odiato dai veneziani assieme al bollo.
      Un saluto
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

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