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Piano alienazione alloggi, delibera mai attuata protesta degli inquilini “bloccati” da 6 anni

(Mestre, 17 luglio 2014) Una delibera comunale approvata nell’aprile del 2008 ma non ancora attuata a distanza di ben 6 anni tiene in sospeso il destino di tante famiglie che vedono bloccati i loro programmi per il futuro. Tra loro c’è la signora Mariarosa Ballarin che si è rivolta all’Adico, Associazione Difesa Consumatori, nel tentativo di sollecitare l’Amministrazione affinchè dia finalmente corso al piano d’alienazione d’alloggi d’edilizia residenziale Pubblica a Mestre, Favaro, Chirignago e Zelarino (VE), al quale il Consiglio Comunale aveva dato via libera con la delibera n. 49 del 28 aprile 2008. Quindi addirittura ancora durante l’ultimo mandato di Cacciari.

Inutili le continue lettere a Ca’ Farsetti, si parla di decine e decine di richieste d’acquisto alloggio mai protocollate ma conservate scrupolosamente come prova dalla signora Ballarin. Lei vorrebbe diventare proprietaria dell’appartamento nel quale risiede ormai dal ’99 nel condominio “Smeraldo” in via Leonino Da Zara a Favaro Veneto, ma nonostante la delibera del 2008 avesse previsto l’alienazione dell’alloggio per recuperare fondi per sistemare altre case da assegnare agli aventi diritto (valore complessivo previsto per l’operazione 5 milioni di euro), tutto è ancora fermo. Nemmeno è mai arrivato il nulla osta della Regione, perchè il “Comune non l’ha mai richiesto”.

L’ultimo atto della vicenda risale all’inizio di luglio, con la risposta della Direzione Patrimonio e Casa del Comune che in sostanza rimpalla nuovamente la responsabilità alla Regione, alludendo questa volta all’esistenza di “un piano  alienazione alloggi preesistente già autorizzato dalla Regione” e che avrebbe dunque impedito il procedere dell’ordinanza comunale. Nella stessa lettera si fa comunque riferimento al fatto che un nuovo provvedimento di ricognizione degli alloggi Erp da alienare sarebbe attualmente in fase di itinere, in tale provvedimento sarà proposto anche l’alloggio di interesse della signora Ballarin, ma che “le tempistiche non possono essere determinate ad oggi in considerazione del fatto che dovranno essere valutate in detto regime Commissariale le priorità per cui gli uffici dovranno operare”.

 “Questa vicenda è l’ennesimo esempio dell’inerzia che attanaglia le nostre Pubbliche Amministrazioni – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – Ma i recenti fatti di cronaca relativi all’inchiesta sul Mose dimostrano che è ora di smetterla di giocare allo scaricabarile, i cittadini reclamano, e a ragione, i loro diritti. Ci auguriamo – conclude Garofolini – di ricevere una rapida risposta da parte degli uffici di Ca’ Farsetti, augurandoci che ora il commissariamento non comporti davvero ulteriori ritardi”.

Adico – alienazione alloggi per sito

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