MARTELLAGO (VENEZIA). Quei pini marittimi collocati nell’adiacente via Roma avevano procurato innumerevoli danni alla sua proprietà. La crescita continua degli alberi e in particolare delle radici erano stati causa di grandi problemi per lo smottamento della pavimentazione. Per questo, dopo aver tentato inutilmente di muoversi da solo, aveva chiesto l’intervento dello sportello risarcimento danni dell’Adico, con lo scopo di farsi rimborsare dal Comune le spese da affrontare per sistemare la situazione. Ora L.L., pensionato 65 enne residente in via delle Motte, a Martellago, ha ottenuto dall’assicurazione del Comune quanto richiesto, cioè 1.350 euro, soldi necessari per ovviare ai danneggiamenti subiti. I problemi alla proprietà dell’uomo causati dai filari di pini marittimi si possono far risalire già al 2014.Fino da quel momento la crescita degli alberi e l’affiorare in superficie della radici cominciava a creare danni all’abitazione di via delle Motte. Al di là del pericolo di caduta di un pino, poi abbattuto nel 2015, i filari hanno provocato lo smottamento della pavimentazione di proprietà di L.L., fino a creare disagi di ogni tipo, come l’impossibilità di chiudere il cancelletto dell’entrata. Dopo un po’ di tempo, è dovuta intervenire una impresa edile per la sistemazione del porfido, il ripristino del cancelletto e del vialetto di ingresso alla casa e altri lavori. Il tutto per una spesa di 1.350 euro. “Il nostro ufficio legale è intervenuto nel 2016 per chiedere al Comune di pagare i danni provocati dal filare di pini marittimi – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Come succede spesso inizialmente l’assicurazione ha tentato di negare le responsabilità dell’amministrazione. Noi abbiamo presentato tutta la documentazione necessaria per dimostrare il contrario. Già il materiale fotografico da solo è l’emblema di ciò che è accaduto”. Alla fine l’assicurazione ha ceduto e proprio in questi giorni il 65 enne di Martellago ha ricevuto il bonifico per le spese affrontate. “Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto – conclude Garofolini – anche se anche questa storia dimostra come, in queste vicende, il singolo cittadino possa fare poco senza l’intervento di qualcuno che tuteli i suoi interessi. Quando si è convinti delle proprie ragioni non bisogna mai rassegnarsi e questa vicenda lo dimostra ampiamente”.