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“Piste ciclopedonali? No, percorsi di guerra”. Ennesimo esposto di Adico contro il Comune di Venezia per il degrado delle ciclabili in periferia

MESTRE. Ciclabili nuove in centro, percorsi di guerra in periferia. Il paradosso mestrino della mobilità è riassunto in diciannove punti nell’ennesimo esposto che Adico presenterà in questi giorni alla Procura della Repubblica per conto del gruppo Zelarino e dintorni presieduto da Marino Zorzetto. Nella denuncia del comitato, emergono impietosamente tutte le mancanze del Comune, reo di non controllare e di non procedere con le manutenzioni delle opere realizzate in particolare negli ex quartieri di Zelarino e di Chirignago. L’esposto, arricchito di eloquente documentazione fotografica, non lascia molti spazi a interpretazioni o giustificazioni. “Ci domandiamo che senso abbia annunciare in pompa magna chilometri di nuove piste ciclabili in centro quando quelle realizzate un paio di anni fa nelle periferie sono distrutte – attacca Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -.La giunta, che a pochi giorni dalle elezioni si è improvvisamente attivata fra inaugurazioni, bonus bollette e presentazione di libri, dimentica di ricordare lo stato di abbandono delle aree più periferiche. A noi spetta il duro compito di raccogliere e denunciare il malcontento dei cittadini”. 

Le gravi criticità elencate dal gruppo e riprese nell’esposto si concentrano, come detto, sui percorsi ciclabili.       

Anzitutto, si legge sugli “appunti” inviati dal comitato di Zorzetto all’Adico, “la pista ciclopedonale di via Gatta, a dopo 8 mesi dall’ inaugurazione, è diventata habitat naturale per zecche e zanzare a causa delle erbacce di 2 metri e 40 cresciute impunemente lungo il tragitto”. Inoltre, in un altro tratto della stessa pista, la pavimentazione ha ceduto creando pericoli per i ciclisti. Pure nella ciclabile di via Risorgimento si scorgono buche pericolose per l’incolumità dei ciclisti”. In via Strada al Bivio, “i tombini affiorano dal manto stradale anche di sette, otto centimetri”, smentendo le promesse del 2016 con le quali il Comune, pressato da una petizione protocollata, annunciava il rifacimento dell’intera arteria. Andiamo avanti. “A quattro mesi dalla posa – si legge ancora nella denuncia del comitato che Adico “trasformerà” in esposto – il materiale premiscelato rosa 

posto su alcuni tratti delle piste ciclopedonali via Gatta vicino a Forte Mezzacapo, in via Scaramuzza, e in prossimità della scuola dell’Infanzia Sergio Gori, si sta dimostrando totalmente inidoneo perchè troppo rigido e facilmente sgretolabile”. Sui percorsi ciclabili “mancano diversi attraversamenti ciclopedonali e cartelli segnaletici”. L’esposto prosegue segnalando molte altre problematiche, non solo relative alle piste ciclabili, ed evidenziando la totale mancanza di controllo e di manutenzioni da parte dell’amministrazione comunale. Il tutto a discapito della sicurezza dei cittadini. “Visto che siamo di fatto in campagna elettorale – conclude Garofolini – speriamo che la giunta si ricordi anche dei residenti delle zone più periferiche dato che anche loro domenica andranno a votare”.  

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