Meglio tardi che mai. Quello che Adico denuncia da tempo – le tecniche commerciali poco trasparenti se non proprio scorrette e truffaldine da parte di molte (troppe) società che forniscono luce o gas – si è concretizzato in una istruttoria avviata dall’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di 13 aziende: Enel Energia, Optima, Green Network, Illumia, Wekiwi, Sentra, Olimpia-Gruppo Sinergy, Gasway, Dolomiti Energia, E.On, Axpo, Audax e Argos. L’Autorità rileva criticità e ambiguità riguardo alla formazione del prezzo complessivo dell’energia elettrica e del gas, comprensive di oneri che, una volta riportati in bolletta, vengono posti a carico dei consumatori. Poca trasparenza nelle offerte, ambiguità sulle tariffe, promesse che non vengono mantenute, costi aggiuntive sono solo alcune delle cose che vengono contestate a queste società. A dimostrazione che le innumerevoli vicende raccontate e denunciate dall’Adico nel corso degli anni trovano ora riscontro nelle indagini dell’Antitrust. “Si può dire che è stata scoperta l’acqua calda – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Basta andare sul nostro sito e leggere le storie dei soci per capire in che situazione ci troviamo. Comunque siamo contenti dell’ istruttoria frutto anche delle nostre battaglie anche se temiamo che i fornitori coinvolti potrebbero essere molti di più e, inoltre, tremiamo che restino fuori diverse questioni che segnaliamo da tempo”. Adico si augura dunque che questa indagine possa accendere i riflettori su tutto un mondo che agisce in molti casi senza regole. “Speriamo che si metta fine anche ai contratti stipulati per telefono con un semplice sì – continua Garofolini – ai dati carpiti con l’inganno, ai raggiri nei confronti delle persone molto anziane, ai contratti modificati senza il consenso della controparte e a tante altre problematiche che solleviamo da anni, scrivendo anche all’Autorità. Se il mercato di luce e gas seguisse rigidi criteri di correttezza e trasparenza sarebbe un vantaggio per tutti e renderebbe la concorrenza fra aziende molto più leale”.