Al via gli indennizzi ai risparmiatori danneggiati dai crac delle banche finite in risoluzione o in liquidazione coatta. E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale l’ultimo decreto con le norme per la presentazione delle istanze, che andranno inviate nei prossimi 180 giorni attraverso il portale istituito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Sarà dunque possibile registrarsi, compilare in modo guidato la domanda, caricare gli allegati richiesti, produrre la domanda compilata in formato pdf da stampare e firmare, caricare la domanda firmata e infine inviarla telematicamente.
La modalità telematica non è immediata e semplice per questo motivo Adico invita tutti i soci seguiti per le problematiche con Veneto Banca e Popolare di Vicenza ad affidarsi all’associazione per procedere con la richiesta di rimborso/indennizzo attraverso il portale.
I risparmiatori che hanno i requisiti previsti dalla manovra – un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente inferiore a 35.000 euro nel 2018 e patrimonio mobiliare sotto i 100 mila euro – saranno “soddisfatti con priorità a valere sulla dotazione del Fondo di Indennizzo e, nell’erogazione degli indennizzi dovuti agli stessi, è data precedenza ai pagamenti di importo non superiore a 50.000 euro”. Gli azionisti avranno un ristoro pari al 30% del valore d’acquisto fino ad un massimo di 100mila euro.
Altro passaggio già attivato è quello della commissione tecnica che deve dettare i tempi per avviare i pagamenti dei risparmiatori che hanno subito “violazioni massive o individuali” delle regole di correttezza e trasparenza nell’acquisto di obbligazioni subordinate o anche di azioni delle banche finite in liquidazione o risoluzione, cioè le due venete (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca) più Carife, Carichieti, Banca Etruria e Banca Marche. A inizio luglio il ministro Giovanni Tria ha firmato il decreto che la istituisce. Formata da 9 membri, la commissione avrà il compito di esaminare e poi autorizzare l’erogazione degli indennizzi a chi ne avrà fatto domanda.
Fonte: elaborazione articolo tratto da Il Fatto Quotidiano