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Postepay, nuovo boom di furti online, ecco come agire. Adico: verificare l’attività dei siti di scommesse

(Mestre, 14 gennaio 2014) Nuovo boom di clonazioni di carte PostePay: sono decine le segnalazioni e le richieste di assistenza da parte di consumatori che nelle ultime settimane stanno denunciando la sottrazione indebita di importi – da pochi spiccioli a centinaia di euro –  dalle loro carte prepagate e di credito, molte delle quali usate per scommesse su siti come Snai.it, e che non sanno come muoversi per recuperare i propri soldi.

Un fenomeno che non è nuovo per Adico, visto che da oltre un anno l’Associazione assiste i consumatori che hanno subìto il furto dei dati di accesso della propria PostePay e ha messo a punto una procedura per ottenere il rimborso delle cifre rubate da ignoti: rivolgendosi ad Adico si può ricevere gratuitamente un modello di denuncia preparato ad hoc da consegnare alla Polizia Postale e beneficiare di assistenza per redigere e inviare la diffida a Poste Italiane con la richiesta di risarcimento. E se le Poste negano la restituzione delle somme, il passo successivo è la citazione in giudizio davanti al Giudice di Pace: una procedura che ha già avuto esito positivo in molti casi, portando Poste Italiane a concedere il rimborso in via bonaria ancora prima dell’udienza.

Passando poi alla fattispecie dei casi che si stanno presentando in queste settimane ad Adico, si tratta di un vero e proprio boom di utilizzi fraudolenti delle credenziali delle carte sui siti web di scommesse: ecco perché Adico chiede alle Autorità una verifica delle attività di Snai e degli altri soggetti che operano nel settore delle scommesse online e suggerisce alle vittime dei furti le cui carte sono state utilizzate per queste attività di segnalarlo esplicitamente nella denuncia alla Polizia Postale. «All’origine del problema c’è il fatto che questi portali consentono il pagamento delle scommesse con carte che hanno un’intestazione diversa dal titolare del profilo utente del sito – spiega il presidente di Adico, Carlo Garofolini – se ciò non fosse possibile, si complicherebbe di molto la vita ai delinquenti che sfruttano un’evidente problema di protezione dei dati personali dei clienti di Poste Italiane».

Poste Italiane – ricorda Adico – in prima battuta di solito nega il rimborso affermando che gli acquisti contestati sono effettuati su un sito Internet sicuro: in questa categoria sono inseriti anche i siti di scommesse online, che richiedono l’inserimento di tutti i codici dispositivi della carta (numero, data di scadenza e codice Cvv2) per procedere con i pagamenti. «Una posizione inaccettabile, che va in conflitto con quanto tra l’altro Poste Italiane garantisce nel proprio contratto, perché i soci Adico dichiarano di non aver mai effettuato acquisti in Internet con la propria carta o di essere certi di non essere caduti nelle trappole dello spam – rilancia Garofolini – visto anche il nuovo boom di truffe concentrate in uno stesso, breve periodo, chi garantisce, ancora una volta, che Poste Italiane abbia messo in atto tutte le strategie per proteggere i dati personali dei clienti che custodisce

Per informazioni, assistenza e consulenza  scrivere a info@associazionedifesaconsumatori.it o chiamare lo 041.5349637 lasciando eventualmente un messaggio in segreteria per essere ricontattati.

Scarica il comunicato stampa

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