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PRONTA LA BAD BANK, GARANZIE A PREZZI DI MERCATO SU TITOLI AD ALTO RATING

Dopo la lunga notte di trattative con l’Unione europea, il governo si prepara a varare le norme che definiscono un meccanismo di garanzia utile a smaltire i crediti in sofferenza presenti nei bilanci bancari: le garanzia saranno fornite direttamente dallo Stato a condizioni di mercato in modo tale da non essere considerati aiuti di Stato da parte della Commissione europea. La manovra – spiega alla Camera il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan – non avrà alcun impatto su deficit e debito pubblico.

In attesa delle norme, il ministero dell’Economia in una nota ha spiegato i dettagli dell’operazione, che prevede appunto la concessione di garanzie dello Stato nell’ambito di operazioni di cartolarizzazione di crediti in sofferenza (si tratta in sostanza della cessione di crediti attraverso l’emissioni di nuovi titoli obbligazionari nei quali gli stessi crediti verranno “impacchettati). Lo Stato garantirà soltanto le tranche senior delle cartolarizzazioni, quelle cioè più sicure: le in caso di eventuali perdite derivanti da recuperi sui crediti inferiori alle attese, infatti, non si può procedere al rimborso dei titoli più rischiosi (junior e mezzanini), se non saranno prima state integralmente rimborsate le tranche senior garantite dallo Stato.

Le garanzie, inoltre, possono essere richieste dalle banche che cartolarizzano e cedono i crediti in sofferenza, a fronte del pagamento di una commissione periodica al Tesoro, calcolata come percentuale annua sull’ammontare garantito e – come detto – a un prezzo di mercato che sarà calcolato prendendo come riferimento quello dei Cds (credit default swap, ovvero assicurazioni contro il mancato pagamento dei titoli) degli emittenti italiani con un livello di rischio corrispondente a quello dei titoli garantiti.

Inoltre, il prezzo sarà crescente nel tempo, sia per tenere conto dei maggiori rischi connessi a una maggiore durata delle note, sia per introdurre nello schema un forte incentivo a recuperare velocemente i crediti. Il prezzo previsto per i primi tre anni è calcolato come media del mid price dei Cds a tre anni per gli emittenti con rating corrispondente a quello delle tranche garantite. Al quarto e quinto anno il prezzo aumenterà in conseguenza dell’applicazione di un primo step up (Cds a 5 anni) e del pagamento di una maggiorazione incentivante, a compensazione del minore tasso pagato per i primi 3 anni. Dal sesto anno in avanti il prezzo della garanzia sarà pieno (Cds a 7 anni). Per il sesto e settimo anno sarà anche dovuta una ulteriore maggiorazione incentivante, a compensazione del minore tasso pagato per i primi 5 anni.

Il ministero dell’Economia sottolinea che l’operazione “non genererà oneri per il bilancio dello Stato” e “al contrario, si prevede che le commissioni incassate siano superiori ai costi, e che vi sia pertanto un’entrata netta positiva”.

Una risposta

  1. Se le bad bank rilevano tutto con esclusione del risparmio e dei servizi di pagamenti, significa che questo devono fare le “buone banche”!

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