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Pullman, pericoli ambulanti

E’ di nuovo allarme pullman: revisioni false, mezzi fatiscenti, rischio di incidenti ad ogni curva. E gite scolastiche che diventano ogni giorno più pericolose. Esagerazione? Altro che: “Piano piano vengono a galla le verità – affermano all’Asaps, associazione amici polizia stradale – perché le revisioni sono diventate molto spesso solo un business per alcuni. Si gioca sulla pelle della gente”. D’altra parte va dato atto che questa associazione da 15 anni denuncia con forza una situazione incredibile, che lega con un filo di tragedie il caso del pullman dell’A16 con 40 morti nel 2013 alle revisioni false, al terribile caso del pullman dei carabinieri in congedo della A13 con 5 morti e 17 feriti nel 2012, quando è emerso, dopo un anno, che il conducente aveva assunto cocaina. La crisi? Certo, anche questo c’entra: troppi gli episodi di cronotachigrafi manomessi, di sforamento di ore di guida, di riposi saltati, di revisioni false, e di “scoperture” assicurative. Cosa fare? L’Asaps ha le idee chiare: “Chiediamo – spiegano – che si punti meno sull’elettronica come prevalente sistema di controllo, sulle ausiliarietà del traffico, della sosta, del tutto come elementi per sole dinamiche di incasso, ma si punti su una polizia della strada che sappia tornare a giocare il ruolo che le compete e che in questi anni è stata messa alle corde sia per i suoi vuoti d’organico, sia per l’anzianità sempre più evidente dei suoi operatori che per la penuria di mezzi tecnici e di contrasto disponbili. La Stradale è stata resa quasi inoffensiva è ora di invertire la marcia”. Va bene, ma – intanto – cosa possono fare i genitori per rendere più sicura le gita dei propri figli? La legge parla chiaro: si possono chiamare i vigili urbani o la polizia stradale, per un rapido controllo prima della partenza (a volte queste verifiche vengono fatte d’ufficio, senza bisogno di segnalazioni), ma per chi volesse informarsi di persona, il percorso è facile. Anche perché gli stessi amici della Polizia stradale hanno messo in piedi un piccolo vademecum di consigli, partendo sempre dalla necessità di affidarsi sempre a ditte serie e conosciute. Un prezzo molto più basso delle tariffe normali può essere indice di scarsa professionalità. L’organizzatore poi deve pretendere che, per i viaggi lunghi, il conducente (o i conducenti) abbia riposato il numero di ore previsto e, soprattutto, che, per i viaggi che iniziano all’alba, non sia tornato la sera prima, o addirittura la notte stessa da un precedente viaggio. Importante è anche verificare che il veicolo sia stato sottoposto alla prevista revisione, che sia adeguatamente munito di pneumatici regolari nel battistrada e che, per i viaggi in periodo invernale e quelli destinati a raggiungere località di montagna, il mezzo sia munito di catene o pneumatici da neve. Così si aggirano i controlli, LEGGI IL RAPPORTO È bene anche pretendere nel modo più assoluto che il conducente non beva alcolici durante il periodo del viaggio e nelle soste, durante la consumazione dei pasti. Qualora risulti che ha bevuto, rifiutarsi assolutamente di riprendere l’itinerario. Durante la guida, accertarsi non superi le ore previste di guida, normalmente 9 al giorno, con periodi che non superino le 4 ore e mezza e una interruzione di almeno 45 minuti, sostituibili con pause di almeno 15 minuti l’una, distribuite in modo di arrivare ai 45 minuti durante il periodo di guida di 4 ore e mezzo. Eccezionalmente e per non più di due volte la settimana il conducente può raggiungere le 10 ore di guida. L’orario complessivo di due settimane non può comunque superare le 90 ore. Se in una settimana se ne lavorano 50, in quella successiva ci si dovrà limitare a 40 ore di guida. Dopo un massimo di 6 periodi di guid, il conducente deve fruire almeno di un riposo settimanale ridotto di 24 ore (se preso fuori dal luogo di abituale stazionamento del veicolo o nella sede del conducente). Il capo del gruppo e gli organizzatori si facciano inoltre indicare sempre il numero telefonico dell’impresa con la quale il viaggio è stato organizzato e, possibilmente, quello di cellulare di uno dei responsabili, per segnalare qualsiasi anomalia anche durante il viaggio. L’Asaps sostiene inoltre la necessità che i conducenti pretendano l’uso delle cinture di sicurezza per i passeggeri (e le utilizzino loro stessi) nei pullman turistici e in quelli di linea nelle aree extraurbane che ne sono dotati, con obbligo di utilizzo, così come indicato dalla normativa vigente.

 

di VINCENZO BORGOMEO
fonte: repubblica.it

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