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RAGNI, SPORCIZIA, PENTOLE ARRUGINITE, MUSICA ALTA: SETTE GIORNI DA INCUBO IN UN CAMPING TOSCANO. TRAMITE ADICO IMPIEGATA DI MARTELLAGO CHIEDE UN RIMBORSO PER “VACANZA ROVINATA”

Doveva essere una vacanza rilassante, una settimana di tranquillità con i due figli e, per qualche giorno, il marito, in una ridente cittadina toscana in provincia di Livorno. Invece le ferie di S.B., impiegata di Martellago, e della sua famiglia, si sono trasformate in un periodo di stress continuo. Motivo? La grande tenda prenotata nel camping Park Albatros di Pineta di Terra Nuova presentava condizioni igienico sanitarie alquanto precarie, per usare un eufemismo. Ragni e uova di ragni ovunque, zanzariere tagliate, pentole arruginiti. In più lo stress della famiglia è aumentato a causa della musica alta e della sostanziale mancanza di sicurezza. Per questo S.B. ha deciso di rivolgersi allo sportello vacanza informata di Adico per chiedere al tour operator che ha organizzato la vacanza la restituzione di quanto pagato, più di mille euro per una settimana. Ma non solo. Anche un risarcimento per “vacanza rovinata”. Infatti, come spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, “il pacchetto turistico ha in sé un valore aggiunto rispetto alla semplice somma dei servizi che lo compongono. Il tour operator vende una vacanza, cioè l’aspettativa di un periodo di rigenerazione delle proprie energie psico-fisiche. Lo ha ben presente quando fa passare questo concetto nei propri messaggi pubblicitari, ma spesso se ne dimentica quando il consumatore insoddisfatto gli richiede un risarcimento, comprensivo non solo dei danni materiali e dei servizi non goduti, ma anche del danno “psicologico” o “morale”. Infatti, se la qualità della vacanza viene pregiudicata dalla mancanza o inadeguatezza di alcuni servizi, il turista avrà diritto non solo al rimborso dei servizi mancanti, ma anche al risarcimento del danno derivante dalla frustrazione di quell’aspettativa che era parte integrante del pacchetto (e che costituiva quel valore aggiunto che il tour operator aveva pubblicizzato)”. In tale contesto, di recente la Corte di Giustizia delle Comunità Europee (con sentenza 12/3/2002 c-168/00) ha stabilito che tra i danni risarcibili a favore del turista, nel caso di pacchetti turistici, vi siano anche i danni morali da vacanza rovinata. La giurisprudenza italiana, sino ad allora contraddittoria, si è subito adeguata a quel principio con numerose sentenze.

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