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Rate dei mutui, chieste 20 mila sospensioni. La Nuova Venezia intervista l’Adico

MESTRE. Si stima siano oltre 18.000 le famiglie che nel Veneziano hanno chiesto la sospensione delle rate del mutuo per la prima casa alla propria banca. Numeri destinati certamente a salire nelle prossime settimane, quando la situazione economica in molti settori a causa del Coronavirus si farà più complicata.
Il Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa (il cosiddetto fondo Gasparrini) è stato istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze nel 2007 e ha previsto la possibilità, per i titolari di un mutuo fino a 250.000 euro per l’acquisto della prima casa, di beneficiare della sospensione per 18 mesi del pagamento delle rate al verificarsi di situazioni di temporanea difficoltà. Il Fondo sostiene il 50% degli interessi che maturano nel periodo della sospensione. In occasione dell’emergenza sanitaria per l’epidemia di Coronavirus il governo ha deciso il rifinanziamento del fondo con 400 milioni di euro e allargato la platea dei potenziali beneficiari.
“Si tratta fondamentalmente di persone che a seguito del Coronoavirus hanno perso il lavoro o che attendono ancora la cassaintegrazione in deroga, meno invece i liberi professionisti e partire Iva – commenta Carlo Garofolini Associazione Difesa Consumatori (Adico) di Mestre -. Quest’ultimi hanno infatti ricevuto almeno il bonus. Stimiamo in provincia almeno 18mila domande presentate complessivamente, un numero però in piena evoluzione. L’aiuto da parte dello Stato è secondo noi insufficiente per aiutare chi è in difficoltà. Ci poteva essere un maggiore coinvolgimento anche da parte delle banche, che potevano per qualche mese sospendere il pagamento degli interessi e velocizzare comunque le pratiche”.
Secondo gli ultimi dati diffusi da Banca d’Italia continuano a crescere rapidamente, e hanno superato quota 134 mila, le domande di sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa, per un importo medio di circa 87.000 euro. Le moratorie dell’Abi e dell’Assofin rivolte alle famiglie, avviate alla fine di aprile, hanno raccolto invece quasi 300mila adesioni, per oltre 9 miliardi di prestiti. 
“Ma se la sospensione delle rate del mutuo è regolamentata e aiutata, seppur poco, dallo Stato – aggiunge Garofolini – la situazione più grave la vive chi è in affitto. Purtroppo non c’è nulla che regolamenta la situazione o fondi che possano aiutare quanti si trovino in questa circostanza. E stimiamo che queste situazioni di difficoltà siano almeno equivalenti a quanti chiedono la sospensione del mutuo. In alcuni casi il proprietario della casa ha abbassato la quota dell’affitto, ma purtroppo la stragrande maggioranza non lo ha fatto”.
Intanto calano mutui in Veneto per l’acquisto dell’abitazione. L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa (su dati Banca d’Italia) ha analizzato i dati del terzo trimestre 2019, quando le famiglie hanno ricevuto finanziamenti per 1.009,2 milioni di euro, che collocano la regione al terzo posto per totale erogato in Italia. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente in regione si registra una variazione delle erogazioni pari a -7,6%. Nel terzo trimestre 2019, in provincia di Venezia, sono stati erogati volumi per 202,2 milioni e la variazione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente pari a -8,5%. I primi nove mesi nel Veneziano hanno visto un totale di 618,4 milioni di euro, con una variazione di -5,9%.

Fonte: La Nuova Venezia (autore Nicola Brillo)

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