Posso obbligare il proprietario di casa ad abbassarmi temporaneamente l’affitto se a causa dell’emergenza coronavirus ho perso il lavoro o comunque non ho più le stesse risorse economiche di prima? E’ questa la domanda che in molti ci stanno ponendo dopo che il governo ha dato il via libera ai possibili accordi fra affittuario e proprietario per rivedere il canone di locazione. Purtroppo la risposta in questo momento è no. La riduzione dell’affitto può giungere solo tramite una mediazione fra le parti che poi, come spiegato nell’articolo pubblicato ieri nel nostro sito, dovranno registrare l’accordo all’Agenzia delle Entrate. Cosa fare dunque se il locatore non vuole sentire ragioni e si oppone alla richiesta del condomino? In attesa di un chiarimento da parte del governo l’unica soluzione è contattare una associazione che difende i diritti dei cittadini (consumatori, utenti, inquilini) affinchè intervenga a mediare fra le parti. “Naturalmente noi siamo fra quelle realtà che possono intervenire in queste situazioni – conferma Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Chi chiede la riduzione temporanea dell’affitto deve avere valide motivazioni legate alla perdita di lavoro o alla diminuzione dello stipendio. Tutte cose che bisogna documentare. Per il resto con il nostro ufficio legale cerchiamo l’accordo facendo leva sui provvedimenti del governo. A nostro giudizio un proprietario di casa deve venire incontro in questo periodo surreale ai propri inquilini. Sappiamo che si sono proprietari per i quali l’affitto è indispensabile ma una soluzione si può sempre trovare. Speriamo comunque che il governo aggiusti il tiro e individui un intervento più efficace come quello sulla sospensione dei mutui prima casa”.
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