Dopo un 2016 che ha visto il proprio ufficio legale impegnato in battaglie (che proseguono) a favore di alcune centinaia di risparmiatori traditi da Popolare di Vicenza, Veneto banca e buoni fruttiferi postali, Adico comincia il 2017 aprendo il fronte a nuove azioni risarcitorie, questa volta a favore dei cittadini che fra il 2002 e il 2005 hanno acquistato quote del fondo Irs di Poste Italiane. “Nei giorni scorsi – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – più di qualche risparmiatore veneziano s’è rivolta ai nostri uffici impegnati da mesi con i buoni fruttiferi postali trentennali che hanno visto dimezzare il rendimento atteso, segnalandoci anche il caso di questo fondo immobiliare. Ora abbiamo visto che la questione è stata ripresa anche da molti giornali nazionali”. In pratica le quote del fondo immobiliare, scaduto il 31 dicembre 2016, hanno perso il 60% del loro valore iniziale. Perdite superiori sono previste per un altro fondo postale, l’Obelisco, in scadenza nel 2018. Insomma, “ci troviamo di fronte a un investimento ancora una volta fallimentare – commenta Garofolini – E’ vero che il fondo era ad alto rischio, ma con il nostro ufficio legale valuteremo per ogni singolo caso quanto il risparmiatore sia stato messo al corrente dei pericoli connessi all’investimento, Temiamo che, come per le due banche venete, non siamo state fornite tutte le necessarie informazioni sui rischi connessi alla sottoscrizione delle quote”. I cittadini “spiazzati” dal fondo Irs (e anche da Obelisco) possono rivolgersi dunque all’ADico per valutare l’azione risarcitoria. Intanto in questo inizio anno si attendono risposte alle prime dieci cause avviate da Adico contro Veneto Banca e Popolare di Vicenza e gli esiti delle tante azioni avviate in relazione ai buoni fruttiferi postali. “Anche il 2017 – conclude Garofolini – sarà un anno molto impegnativo sul fronte del risparmio tradito”.