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Salari fermi anche ad agosto

I salari non crescono per due mesi consecutivi. Ad agosto, l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie rimane invariato rispetto al mese precedente e aumenta dell’1,1% rispetto ad agosto 2013. Lo rileva l’Istat, ricordando che- come successo con i dati di luglio 2014 – la crescita annua continua a essere la più bassa almeno da 32 anni, ovvero dal 1982, data d’inizio delle serie ricostruite.
Complessivamente, nei primi otto mesi del 2014 la retribuzione oraria media è cresciuta dell’1,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, spiega l’Istat, ricordando che si tratta dello stipendio lordo, che fa
riferimento alle misure tabellari stabilite nei contratti, tendendo conto di elementi con carattere generale e continuativo (esclusi gli una tantum).
Guardando ai principali macrosettori, ad agosto le retribuzioni contrattuali orarie sono cresciute dell’1,4% – rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente –  per i dipendenti del settore privato, mentre c’è stata una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. Nel dettaglio, i settori che ad agosto presentano gli incrementi annuali maggiori sono le telecomunicazioni (3,1%) e l’estrazione minerali (2,9%),  L’Istat  ha invece registrato  una variazione negativa nel settore dei trasporti, servizi postali e attività
connesse (-0,3%).

Fonte: ansa

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