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SBORSA 3.400 EURO PER TRE DENTI “NUOVI” MA LA CLINICA NE IMPIANTA SOLO DUE E GLI CHIEDE ALTRI MILLE EURO PER IL TERZO (GIA’ PAGATO). DIPENDENTE ACTV CHIEDE AIUTO ALL’ADICO

Ha pagato in anticipo tutto l’importo richiesto per un “ponte” con due impianti e una corona. Quasi 3.400 euro sborsati sull’unghia (tramite un finanziamento) per un intervento che prevedeva l’inserimento in bocca di tre denti “nuovi”. Alla fine, però, A.M., 55 anni, dipendente Actv, a un anno e mezzo dalla prima visita si ritrova con due soli denti impiantati mentre per il terzo, già pagato, la clinica a cui si è rivolto, la Dentix di Mestre, gli ha chiesto altri mille euro. Motivo? Il dottore della Dentix che aveva fatto la tac della bocca in fase preliminare non era reso conto che il terzo impianto non erra fattibile così come previsto inizialmente, per la carenza di osso. Ora il dipendente Actv si è rivolto all’Adico per chiedere assistenza di fronte a una situazione per al quale non ha alcuna responsabilità. Tutto comincia a settembre 2016 quando l’uomo, dopo una visita nella clinica mestrina accetta il preventivo di 3.376,50, somma pagata anticipatamente attraverso un finanziamento per poter usufruire dello sconto del 30%. Dopo una serie di tac il dottore comincia la cura iniziando intanto da una carie. A dicembre gli vengono inseriti due impianti per l’inserimento di tre denti. A luglio, però, il dipendente Actv si è reso conto che il lavoro era stato eseguito parzialmente, proprio perché non era stato inserito un dente. “Alle legittime proteste del nostro socio – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – la clinica ha dapprima risposto che quel terzo impianto non era previsto ma poi, di fronte alla fattura esibita dall’uomo, hanno detto che l’errore era stato del chirurgo che aveva fatto la tac e che non si era resi conto della carenza di osso. Per il terzo dente, dunque, gli hanno richiesto altri mille euro anche se l’errore è stato loro”.  Adico segue molti casi di persone che si sono rivolte alle cliniche dentarie multi-poltrone, le quali garantiscono di sicuro un risparmio rispetto a uno studio “normale”, ma, commenta Garofolini, “creano spesso problemi proprio per il loro modus operandi. Il nostro consiglio, per chi si rivolge a queste strutture, è quello di evitare nel modo più assoluto il pagamento anticipato e di pagare volta per volta quanto dovuto”.

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