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Stangata sulle bollette di luce e gas, Adico propone lo sciopero dei consumi. Garofolini: “se ci sarà davvero un aumento del 40% bisognerà farsi sentire”

VENEZIA. Abrogazione degli oneri di sistema e riduzione delle imposte. Sono queste le uniche due soluzioni che il governo dovrà adottare se – come annunciato dal ministro Cingolani – le bollette di luce e gas dall’1 ottobre registreranno un rimbalzo all’insù del 40%, aumento a dir poco insostenibile per molte famiglie. Adico aveva già annunciato e denunciato un ulteriore aumento comunicato dall’Arera. Le parole del ministro, però, hanno reso la questione ancora più calda anche se quell’aumento del 40% comunicato in modo un po’ sventato dovrà essere confermato anche perché, commenta Carlo Garofolini, presidente dell’associazione, “non abbiamo ben capito come sia stato calcolata quella percentuale. Ma, se verrà confermato, suggeriremo agli utenti lo sciopero dei consumi”.

Detto ciò, se davvero si registrasse un incremento di questo tipo (per la luce? Per il gas? Per entrambi?), la batosta per gli utenti sarebbe davvero rilevante. Facendo due calcoli, una famiglia veneziana di tre persone residente in un appartamento da 80 metri quadri, arriva a pagare circa 1.200 euro l’anno per il riscaldamento e 700 euro per l’energia elettrica. Con l’annunciato aumento, dovrebbe sborsare all’anno 760 euro in più. Ma davvero il governo permetterebbe un impatto del genere sulle famiglie già martoriate dalla pandemia?

“Fa ridere pensare che l’incremento sia in gran parte dovuto alla ripresa economica – sottolinea Garofolini -. Se questi sono i risultati della ripresa, si stava meglio quando si stava peggio. Noi immaginiamo che la ripresa coinvolgerà molte categorie ma di fronte a una inflazione di tale livello, tante altre resteranno al palo. L’esecutivo Draghi dovrà intervenire. Altrimenti suggeriremo lo sciopero dei consumi, con un vero e proprio vademecum per i soci tutto dedicato a come ridurre al minimo le spese per luce e gas”.

Per Adico, dunque, bisogna anzitutto abrogare gli oneri di sistema. “Sono imposte che la gente non capisce, dedicate soprattutto alle energie alternative ma anche ad altre voci alle quali si può tranquillamente rinunciare”. Necessario, poi, ridurre le accise che, come per la benzina, fanno lievitare la fattura. “Guardando le bollette restiamo stupefatti – aggiunge a tal proposito il presidente dell’Adico -. I consumi della materia prima compongono una parte ridottissima della bolletta. Le tasse insistono fra il 30 e il 60%. Perché la politica non fa qualcosa? Si vogliono difendere i colossi fornitori di energia e gas? Non capiamo. Anche perché, diciamolo in modo cinico, questi temi sono molto cari alle famiglie e chi li affronta guadagna solo consensi”.

Adico è anche molto preoccupata del possibile effetto del rincaro per le persone più anziane e fragili. “Temiamo – conclude Garofolini – un boom di truffe o raggiri di venditori porta a porta e call center che, facendo leva sugli aumenti e promettendo di poterli contenere con le loro offerte, potrebbero portare l’anziano a sottoscrivere contratti che non avrebbe mai firmato. Succede già di frequente ma in questo modo la situazione potrebbe esplodere”.

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