Dal 1988 a fianco dei consumatori
Mestre. Tutto era cominciato a dicembre 2021 quando gli erano arrivate le prima multe. Una, due, tre sanzioni per il transito nella zona a traffico limitato mestrina con il pass scaduto. Alla fine, quando si è rivolto alla Polizia municipale per fare una stima delle
Sant’Angelo Piove di Sacco. Quando ha scoperto di aver inconsapevolmente firmato un contratto e non un semplice depliant informativo si è sentito mancare ed è svenuto sul divano. D’altra parte, dover sborsare 9 mila e 500 euro, seppure in tre anni, non è piacevole per
MESTRE. Ha intimato più volte la restituzione delle due caparre da 2 mila e 500 euro l’una versate inutilmente a una azienda del Miranese per lo studio di fattibilità in due appartamenti, uno a Marghera e uno a Mestre. Il tutto, ovviamente, nell’ambito del superbonus
MESTRE. Mettici qualche bollo auto non pagato, alcuni canoni Rai dimenticati, un po’ di contributi e imposte locali non versate. E aggiungici, come ciliegina sulla torta, more e sanzioni varie. Il risultato, diciamolo subito, può essere di quelli dolorosi per il contribuente che ha sgarrato
MESTRE. Circa 2 mila euro di multe per il passaggio nella zona a traffico limitato di Mestre. E’ questo il prezzo che dovrebbe pagare A.C., pensionato 81enne, reo di aver attraversato 20 volte la ztl con il pass scaduto. Chi sbaglia paga, si dirà a
MESTRE. Per fortuna il cammino di Santiago di Compostela è una avventura che concilia con il mondo. Altrimenti per Lamberto Zennaro, pensionato 64enne di Zelarino, ma anche, indirettamente, per la moglie Ornella, quel viaggio si sarebbe potuto definire un incubo. Tutta colpa, è giusto dirlo,
MESTRE. Come se non bastassero gli acciacchi dell’età, il timore del virus, spesso la solitudine, molti ultraottantenni mestrini devono ormai affrontare un altro “nemico” più che visibile: il venditore porta a porta. Eleganti, disponibili, sorridenti, alcuni di questi commerciali hanno infatti un modus operandi scorretto
VIGONOVO (Padova). Per dieci anni ha pagato la fornitura dell’energia elettrica come fosse una impresa individuale e non un privato cittadino. Un piccolo errore emerso quasi per caso quest’anno, con un controllo più accurato delle bollette e, in particolare, della voce “tipologia cliente”. Così, S.G.,
Falsifica la firma di un anziano, per cambiargli un contratto con il fornitore di gas. Un reato odioso, soprattutto quando colpisce gli anziani, feriti doppiamente, perché truffati e perché umiliati nella loro dignità. La stazione carabinieri di Castelfranco ha denunciato a piede libero per i
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