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TREVISO CALANO I CANONI DI LOCAZIONE (-5%) MA CRESCONO LE MOROSITA’ (+16%). GAROFOLINI (ADICO): “IL GOVERNO ABBASSI LE TASSE SULLA CASA”

TREVISO. Scendono gli affitti, cresce il numero degli inquilini morosi. Quella che sembra una contraddizioni in termini è invece una realtà che si sta sempre più consolidando anche a Treviso. Secondo una indagine dell’Adico – che ha analizzato i dati dell’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle Entrate e ha preso in esame i tanti casi seguiti dallo sportello “sfratti e condominio – i canoni di locazione in due anni sono calati in media del 5% (vedi tabella), con differenza da zona a zona. Nelle aree di pregio, l’affitto nel 2012 oscillava fra gli 8 e i 12 euro a metro quadrato mentre a fine 2014 il prezzo è sceso a una cifra compresa fra i 7,5 e gli 11 euro a metro quadrato. Fra le mura e la ferrovia si è passati da 6,5 / 9 euro a metro quadro a 6 / 8 euro. Solo nella zona semicentrale s’è registrato un incremento del canone superiore al 7%. In generale, il decremento degli affitti “è figlio di una crisi che ha portato i proprietari della case a rivedere le proprie pretese – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Era inevitabile che si dovessero abbassare i canoni, per evitare di ritrovarsi con gli immobili sfitti”. La riduzione degli affitti, però, non può arginare una situazione che si fa sempre più pesante. Nel 2014, secondo i casi seguito dall’Adico, è aumentato del 16% rispetto al 2013 il numero di proprietari trevigiani che si rivolgono all’associazione per intimare il pagamento di affitti arretrati ai propri inquilini. “Negli ultimi tempi stiamo seguendo sempre più soci trevigiani alle prese con inquilini morosi – continua Garofolini -. Al nostro sportello “sfratti e condominio” si rivolgono ormai molti proprietari disperati, perché contano su quell’ affitto per pagare le proprie sospese. Stiamo parlando quasi sempre di persone che hanno una seconda casa acquistata per lo più con sacrifici o sfruttando la liquidazione e non di multiproprietari con decine di case. Per venire incontro sia agli inquilini sia ai proprietari deve scendere in campo il governo andando ad abbassare le tasse sulla casa che anche per chi affitta sono diventate insostenibili”.

Una risposta

  1. Se la logica non è un’illusione , è naturale…. ,se mi è stata revocata la possibilità di guadagnare uno stipendio , va con se che non posso pagare la stessa cifra per un affitto . Soluzione semplice “piccolo reddito = piccolo affitto = piccola tassa e max controllo del patrimonio per tutti. P.S. Non è giusto chiedere gli arretrati a chi avendo perduto il lavoro , non ha potuto onorare l’affitto , a lui non rimane nulla , solo i debiti e la fame , al proprietario rimane comunque l’immobile .

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