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Truffa del finto sms di banca Intesa, domani mattina Adico ospite della trasmissione Due di denari di Radio24

Il caso del finto sms a firma di Banca Intesa con cui ignoti truffatori stanno sottraendo soldi dai conti correnti di decine di ignari risparmiatori, sarà protagonista domani (ore 11,15) della trasmissione Due di denari in onda su Radio24. Alla puntata interverrà il presidente di Adico Carlo Garofolini. “Siamo contenti di poter parlare di questo problema al vasto pubblico che segue il programma – dice Garofolini – noi ormai abbiamo l’agenda piena di casi ma le richieste di aiuto e assistenza sono continue e giornaliere”.

Il raggiro è davvero articolato e parte da un finto messaggio a nome di Banca Intesa San Paolo (con tutte le caratteristiche degli sms inviati dallo stesso istituto di credito ai propri clienti) con il quale si avverte la vittima di un movimento anomalo nel conto e lo si invita a verificare la situazione entrando in un link fornito sempre all’interno dell’sms. Appena si clicca l’indirizzo, si viene contattati da un sedicente operatore di Intesa – o con un fisso (solitamente 011, Torino, sede di Intesa San Paolo) o con un cellulare – il quale chiede all’interlocutore se abbia effettuato un bonifico solitamente all’estero. A questo punto la vittima riceve un codice nel suo cellulare e il malvivente chiede di fornirglielo. Poi la telefonata si chiude ma intanto dal conto corrente del truffato parte un bonifico solitamente indirizzato all’estero. E le cifre sottratte arrivano anche a 12 mila euro.

4 risposte

  1. Come mai la Banca non fornisce nessuna informazione in merito. Visto che ritengo sia di competenza, la polizia postale, è stata fatta qualche denuncia in merito

    1. Salve, le confermo che la banca sta inviando messaggi per avvertire i propri clienti. E le confermo altresì che tutti i truffati hanno anche presentato denuncia alla Polizia postale. La stessa Polizia postale invia le persone dalla associazioni dei consumatori in particolare da noi. La denuncia serve per comunicare il disconoscimento dei movimenti alla banca.
      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  2. Perché non rendere obbligatorio essere avvisati di entrare nel sito della banca e solo lì si possono trovare eventuali comunicazioni della banca. Così, forse, si sarebbe più sicuri di parlare effettivamente con la propria banca e non con truffatori!

    1. Salve signor Pino questa è una proposta valida la cosa certa è che la banca debbe correre subito ai ripari anche perchè è da un po’ che va avanti questa storia.
      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

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