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DA UN ANNO ATTENDE CHE GLI INSTALLINO L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO DOPO AVER VERSATO UN ACCONTO DA 7.800 EURO. EX BANCARIO SARDO SI RIVOLGE ALL’ADICO PER FARSI TUTELARE NEI CONFRONTI DI GREEN POWER, AZIENDA DI MIRANO

A giugno 2015 ha sottoscritto un contratto per l’acquisto di un impianto fotovoltaico del valore di 15.790 euro con un funzionario presentatosi come dipendente di Gruppo Enel Green Power. Ad agosto ha sollecitato il sopralluogo dei tecnici e a settembre ha dovuto versare un acconto di 7.875 euro. A oggi, però, il sardo Pier Paolo Pintus, ex bancario, non ha ancora visto un pannello solare che sia uno e, in questo arco di tempo, ha soprattutto scoperto di non aver sottoscritto un contratto con una azienda spin-off di Enel produzione, ma con la Green Power con sede a Mirano, nel veneziano. Ora Pintus s’è affidato all’ufficio legale dell’Adico ed è intenzionato a presentare denuncia nei confronti dell’azienda di via Varotara. Quella dell’ex bancario sardo, però, è solo una della tante segnalazioni che sono giunte all’Adico in questi mesi relative a Green Power, anche se la più eclatante. “Lo scorso 6 giugno ho sottoscritto un contratto con un funzionario che si è presentato come Enel Green Power – racconta Pier Paolo Pintus – Ad agosto, dopo un mio sollecito, è stato effettuato il sopralluogo tecnico e a settembre mi è stato chiesto di effettuare con urgenza il pagamento del previsto acconto, 7.875 euro, per poter beneficiare in tempi brevi dell’intervento. Il 30 settembre ho versato quanto richiesto”. Dopo due mesi dal pagamento, l’azienda ha trasmesso la prevista relazione paesaggistica da firmare e poi, nulla. “A un certo punto ho scritto a Enel, contestando la situazione – continua Pintus – e solo lì ho capito che Enel non era la Green Power con cui avevo sottoscritto il contratto. Per me è stata una notizia spiacevole visto che avevo scelto quella società, pur proponendomi preventivi più alti delle altre, proprio perché credevo dipendesse dall’Enel e questo mi dava tranquillità. In tale lasso di tempo ho anche scoperto che nel Comune in cui abito non è stata trasmessa alcuna autorizzazione paesaggistica per il mio impianto”. La vicenda, secondo Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, “lascia aperti molti punti interrogativi”. Di certo, “bisognerà valutare la serietà di questa azienda del miranese, anche perché proprio di recente abbiamo seguito il caso di un’altra persona che si lamentava per un altro tipo di problema sempre con Green Power. Tra l’altro in questo periodo stiamo ricevendo molte segnalazioni legate agli impianti fotovoltaici che, se installati da ditte improvvisate, possono provocare più danni e costi che benefici”.

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