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VENDITRICE ENEL AGGREDITA ALLA GAZZERA, ADICO LANCIA L’ ALLARME: “A MESTRE VENDITORI SCATENATI E CITTADINI ESAUSTI, EPISODI COSI’ RISCHIANO AI ACCADERE SEMPRE PIU’ SPESSO. SERVE UNA REGOLAMENTAZIONE”

Una venditrice porta a porta aggredita ieri alla Gazzera (Mestre), come riporta oggi il quotidiano il Gazzettino. Altri venditori minacciati o cacciati in malo modo da casa in diverse occasioni, sempre nella terraferma veneziana. Come Adico denuncia da tempo, il rapporto fra i commerciali che lavorano per società “affiliate” ai fornitori di energia elettrica e di gas e gli utenti è ormai del tutto deteriorato. “Nella nostra associazione – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – quasi tutti i giorni arrivano mestrini disperati, soprattutto anziani, che hanno ricevuto in casa la visita di venditori porta a porta i quali, grazie alla loro verve, hanno strappato firme senza che vi fosse una reale volontà o comprensione dal parte del firmatario. Altre volte i venditori si presentano con il nome di una società invece appartengono a un’altra, altre volte ancora vengono stipulati contratti con firme false. In più tante aziende continuano a dire che a luglio ci sarà la completa liberalizzazione del mercato, senza specificare che si tratta di luglio 2019 e in questo modo creano il panico fra i clienti del mercato tutelato”.  A tutto questo, bisogna aggiungere che anche a Mestre le truffe ai danni degli anziani sono aumentate in modo esponenziale, e poi ci sono le continue telefonate dei call center che stanno esasperando le famiglie. Insomma, continua Garofolini, “pur condannando fermamente qualsiasi atteggiamento intimidatorio nei confronti dei venditori porta a porta, lanciamo un allarme perchè la situazione, a nostro avviso, peggiorerà sempre di più a causa della liberalizzazione che renderà sempre più irruenti e insistenti i venditori e sempre più intolleranti i cittadini. Episodi come quello capitato alla Gazzera purtroppo succederanno ancora. A Mestre Adico denuncia da tempo l’esistenza di un mercato selvaggio. Ci appelliamo all”Autorità garante della concorrenza e del mercato affinchè regolamenti queste forme di vendita troppo aggressive e anche le telefonate dei call center. Naturalmente invitiamo i cittadini a evitare comportamenti aggressivi e a rivolgersi alle associazioni dei consumatori per qualsiasi problema di questa natura”.

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