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Voli cancellati causa Covid, socio Adico ottiene il rimborso integrale di mille euro da Easyjet e Volotea

VENEZIA. Una sola parola d’ordine: non demordere! E’ la tenacia, infatti, il valore aggiunto indispensabile per ottenere il rimborso integrale dei biglietti aerei acquistati prima dell’avvento della pandemia. Stiamo parlando, ovviamente, di quei ticket divenuti inutilizzabili durante il lockdown ma anche nei mesi successivi, quando viaggiare per il mondo era divenuta un’impresa impossibile. Adico, attraverso il proprio ufficio legale, ha portato a casa in questi giorni un risultato molto importante con due diversi vettori low cost, Volotea ed Easyjet, recuperando circa mille euro per due biglietti acquistati prima del Covid per un viaggio andata e ritorno Venezia-Cagliari.

Di fatto, le due compagnie – seguendo le opportunità fornite dalle normative di emergenza emanate dal governo Conte – avevano accordato al proprio cliente due voucher di importo corrispondente al costo dei biglietti. Il socio dell’Adico, però, non ha mai avuto l’occasione di utilizzarli e, a circa due anni e mezzo dalla cancellazione, ha deciso di rivolgersi alla nostra associazione per poter recuperare i soldi spesi a vuoto. Proprio in questi giorni entrambe le compagnie hanno accolto la richiesta di Adico, chiudendo una vicenda che non avrebbe mai avuto questo lieto fine senza l’intervento del nostro ufficio legale.

“Siamo convinti che alcune compagnie puntino sul logoramento del proprio cliente – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’associazione dei consumatori mestrina -. Non stiamo parlando in particolare di Volotea e di Easyjet però sappiamo che sono moltissime le cause e i decreti ingiuntivi innanzi al giudice di Pace per ritardi e cancellazioni, non solo relative al periodo Covid. Crediamo che i ricorrenti siano solo una piccola parte di chi avrebbe diritto al rimborso ma non ha la tenacia di intraprendere una battaglia che a molti sembra più che altro una contesa contro i mulini a vento. Invece il consumatore che chiede il rimborso per cancellazioni e ritardi ha tutto il diritto di farlo ed è giusto che vada avanti fino a ottenere quanto gli spetta”.

La questione è un po’ diversa per i possessori di biglietti ex Alitalia, acquistati ovviamente prima della sua dismissione. In questo caso, prosegue Garofolini, “la situazione è molto più complessa, com’è facile intuire. Il decreto mille proroghe ha stabilito il prolungamento dell’amministrazione controllata fino a tutto il 2023. Anche qui la parola d’ordine è continuare nella richiesta di rimborso anche se ci troviamo di fronte a un caso con caratteristiche del tutto diverse rispetto alle più consuete problematiche relative ai voli aerei. Abbiamo diversi soci che attendono la restituzione di cifre anche importanti mentre altri iscritti hanno ottenuto quanto richiesto in tempi rapidi, ma questo a breve distanza dalla dismissione di Alitalia e dalla nascita di Ita. Stiamo valutando azioni alternative alla diffida, coinvolgendo magari il giudice di pace”.

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