Mentre i venditori porta a porta continuano a imperversare senza sosta mietendo “vittime” in tutta Italia e creando veri e propri drammi familiari per quanto riguarda la cosiddetta truffa del catalogo, si apre un nuovo fronte sempre più seguito dall’ufficio legale dell’Adico: la consegna della merce prima dei 14 giorni concessi dalla legge per ripensare all’acquisto e decidere se recedere o meno. Ecco cosa sta succedendo. In questi giorni diverse persone si sono rivolte alla nostra associazione dopo aver acquistato porta a porta (soprattutto) batterie di pentole molto costose, per un impegno di qualche migliaia di euro. Dopo qualche giorno (ma prima dei 14 giorni contemplati per il recesso) il venditore torna con la merce e la apre davanti al cliente proponendo una prova in loco. Ecco dunque che, in teoria, il cliente non può più fare nulla perché il prodotto non è più integro. Invece le cose non stanno così. “Il decreto legge del codice del consumo – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – prevede che, per gli acquisti effettuati al di fuori dei negozi e dei locali commerciali, il consumatore possa decidere, entro 14 giorni dalla firma del contratto, di recederne e di non acquistare più la merce. Nei casi appena citati, quando cioè il venditore consegna la merce prima dei 14 giorni, comprensivi di sabato e domenica, allora il conteggio parte dal momento della consegna stessa. E’ importante che la gente lo sappia perché di sicuro molte persone non sono a conoscenza di questa importante opportunità”. Detto questo, il 2019 registra un vero e proprio boom di “raggiri” del catalogo che l’ufficio legale dell’ Adico sta seguendo con grande successo. Per assistenza e informazioni si può chiamare la segreteria allo 041-5349637 dal lunedì al venerdì con orario 9-13 e 15-19.