VENEZIA. Non si intravede ancora la luce per i tanti investitori “vittime” delle banche popolari venete. Il problema, in questa fase, è la documentazione necessaria per presentare la domanda al Fir – il fondo di indennizzo per i risparmiatori – che dovrebbe essere fornita da Intesa San Paolo (gruppo subentrato alle due “popolari” ) entro un mese dalla domanda dei diretti interessati. Adico – che segue circa 150 soci veneziani rimasti invischiati nel crollo delle azioni di Veneto Banca e Popolare di Vicenza – sta raccogliendo le preoccupazioni di molti risparmiatori i quali denunciano i gravi ritardi da parte dell’istituto nella consegna delle carte da allegare alla domanda di indennizzo del 30% decretato dal governo.
Per questo motivo il presidente dell’Adico, Carlo Garofolini, oltre a invitare Intesa San Paolo ad accelerare i tempi di consegna della documentazione, lancia un appello al governo affinché rinvii il termine per la presentazione delle richieste di rimborso. “Gli investitori sono nel panico – commenta -. Temono di non riuscire a presentare la domanda entro metà febbraio e di non poter dunque recuperare neppure quel 30% di azioni riconosciuto dal governo. Siamo convinti che questa richiesta di rinvio verrà accolta ma nel contempo chiediamo a Intesa San Paolo di rispettare i tempi definiti dal decreto legge che ha istituito il fondo di indennizzo. Se qualcuno dovesse perdere i soldi per un ritardo nella consegna della documentazione sarebbe il caso di parlare di una vera e propria beffa”.
L’ufficio legale dell’Adico, nel frattempo, continuerà a fornire assistenza alle vittime delle banche popolari venete, richiedendo la documentazione necessaria e depositando la domanda al Fir. Per informazioni è sufficiente chiamare la segreteria allo 041-5349637 (la sede è aperta dal lunedì al venerdì con orario 9-13 e 15-19).