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80 euro anche a cassintegrati e disoccupati

“Il credito Irpef scatta anche per i lavoratori che percepiscono somme indirizzate a sostegno del reddito, come la cassa integrazione guadagni, l’indennità di mobilità e di disoccupazione”, lo scrive l’Agenzia delle Entrate nella circolare esplicativa sul bonus Irpef di 80 euro, introdotto da maggio. “Non concorrono al superamento del limite di 26.000 euro le somme percepite a titolo di incremento della produttività che godono di una imposta sostitutiva del 10% mentre le stesse somme, a esclusivo vantaggio del lavoratore, vengono conteggiate per calcolare l’imposta lorda da confrontare con le detrazioni da lavoro dipendente”, si legge ancora nel documento. Debora Serrachiani, della segreteria del Pd, conferma che il bonus andrà a tutti. Ecco il video con l’intervista.

Diritto automatico

Il diritto al bonus, come chiarisce la circolare, è da considerarsi “automatico”, perché le somme percepite costituiscono proventi comunque conseguiti in sostituzione di redditi di lavoro dipendente, quindi assimilabili alla stessa categoria di quelli sostituiti. In particolare, l’entità del credito va calcolata in riferimento alle erogazioni effettuate nel 2014, tenendo anche conto dei giorni che danno diritto alle indennità. Naturalmente, spetta all’ente erogatore, in qualità di sostituto d’imposta, il compito di determinare in via automatica la spettanza del credito e il relativo importo sulla scorta dei dati in suo possesso.

Dubbi risolti

L’Agenzia delle Entrate risolve così alcuni dubbi sul “bonus in busta paga”, con la circolare n. 9/E di oggi, che risponde ai quesiti sull’applicazione del credito previsto per l’anno in corso dal Dl n. 66/2014 a favore dei titolari di reddito di lavoro dipendente (e alcuni redditi assimilati).

Per chi ha lavorato solo alcuni mesi

Tra gli apetti chiariti, c’è anche quello del caso in cui il lavoratore passi a miglior vita (In questo caso il bonus passa agli eredi), o quello in cui il lavoratore ha lavorato solo per alcuni mesi dell’anno. In questo caso, il sostituto d’imposta deve calcolare il credito sulla base del periodo di lavoro effettivo. Se un lavoratore il cui reddito complessivo è di 22mila euro, ha svolto 120 giorni di lavoro nel 2014, avrà diritto a un credito pari a 210,41 euro (640/365 x 120). Dopo aver individuato l’importo complessivo del credito spettante, particolare attenzione dovrà poi essere posta nella ripartizione del bonus nelle varie buste paga da maggio in poi. Infatti, l’importo da erogare nel mese andrà parametrato in base ai giorni di cui è composto il singolo mese di retribuzione.

Di Giulia Nitti
fonte: ilsalvagente

 

5 risposte

  1. 80 euro a cascata sotto un certo reddito è solo propaganda elettorale a spese dei cittadini; infatti secondo un intelligenza media chi ha + bisogno di una busta paga + pesante tra un single che guadagna € 1400 al mese oppure un padre di famiglia che magari guadagna € 1800 al mese ma deve mantenere quattro persone essendo monoreddito? I Nostri politici null’altro sono che dilettanti alla sbaraglio e Renzi è come la massa. Peccato ci avevo creduto.
    Cmq invece di regalare soldi a cascata si rinnovassero i contratti per tutti i lavoratori; lo Stato pagasse i debiti; I politici smettessero di rubare (ultimo scandalo expo di Milano è recentissimo) e magari si tenessero informati sulle problematiche reale del Paese e dei suoi cittadini. Anche se nn lo capisco a fondo per il 25 maggio il mio voto sarà solo x il Movimento 5 Stelle

  2. Buffo! Un mio amico carissimo, cassaintegrato dal Settembre 2013 non ha percepito da allora che un magrissimo anticipo mensile anticipato dalla provincia. Inps non paga la cassaintegrazione ne’ sa dire quando sara’ in grado di farlo, figuriamoci l’aggiunta!Ipocriti.
    E lo chiamano sostegno al reddito! Per esserlo dovrebbe arrivare ogni mese, non essere atteso sei mesi minimo: nel frattempo un povero cane come dovrebbe campare?

  3. posso solo dire Buffoni siete patetici oltre che balloni…ma finitela chi è quel povero cretino che pensando di prendere 80 euro (che poi sono molto meno) vi vota????

  4. Buffoni. Il problema non lo ha chi ha un reddito di 1.500 euro,ed anche dipendente del pubblico impiego(beato lui).Il problema lo ha chi è disoccupato, chi è precario,chi ha un lavoro par time sotto pagato a tempo determinato con turni imprevedibili che non gli consentono di poter trarre profitto del tempo libero a disposizione.Lo ha il padre con una pensione di 1.000 euro con cui deve sostenere le spese di casa ed i figli disoccupati.Basta! Basta tassare il reddito da lavoro ed i guadagni.Vanno tassati tutti i consumi con giusta proporzione partendo dai prodotti popolari e di prima necessità fino ai consumi di lusso e di super lusso,si azzererà finalmente l’evasione fiscale.Ricordarsi che con altissima percentuale in italia la ricchezza è sempre più associata al furto ed al malaffare.Una graduale seria patrimoniale renderebbe un poco di giustizia sociale.Il lavoratore dipendente del privato deve avere stessi diritti e doveri del pubblico.Basta con lavoratori di serie A e di serie M…A.

  5. Il calcolo elettorale di RENZI, fatto con i nostri soldi, alla fine si rileverà non premiante, per lui,
    anche se è un abile baro, a dimenticato troppi poveri, e si è ricordato solo delle persone che sono lo zoccolo duro della sua maggioranza, i DE BENEDETTI, I COLANNINO, ILLY, E ALTRI MIGLIONARI, E LORO DIPENDENTI, per i pensionati i poveri veri ecc. ha pensato alla loro salute, diminuendo le loro entrate, con i vari balzelli, ha ridotto il loro potere di acquisto di generi alimentari, facendo un gran bene alla loro salute

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