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Adico sui rincari: “aumenta tutto, sta arrivando la tempesta perfetta”

L’inflazione è la preoccupazione principale per le famiglie italiane. Riportiamo di seguito un articolo pubblicato alcuni giorni fa dalla Nuova Venezia (autrice Marta Artico) con un’intervento del nostro presidente Carlo Garofolini

Da Confcommercio a Confesercenti fino alle associazioni di categoria come Adico, sono sul piede di guerra. E chiedono una soluzione al Governo. Pena, non arrivare a riempire il carrello della spesa. I conti sono presto fatti, commenta Alvise Canniello, Ufficio Sviluppo Confesercenti: «Il dato dell’inflazione del mese scorso, conteneva già all’interno del paniere un più 9 per cento. Se poi ci mettono, se confermati, i nuovi aumenti che ci sono stati nel frattempo, in autunno saremo oltre la doppia cifra. Poi non sappiamo dire se ci si fermerà al 10 o si arriverà al 20, se il gas scende e ci sono contenimenti, l’inflazione scende, cala il prezzo del consumo e torniamo su cifre più ragionevoli. Ma la chiave di tutto è l’energia che serve per la produzione e per il trasporto, che tu venda scarpe o pizza, tutto ruota attorno a quello». «Il problema sta tutto nel costo dell’energia», rincara Stefano Zanon, presidente di Confcommercio metropolitana Venezia, «siamo di fronte a scelte che vanno fatte con grande immediatezza. Il caffè viene da lontano, il burro è raddoppiato, l’energia incide sui trasporti, quindi sulle merci in entrata e sui rincari di produzione del prodotto: di sicuro se parliamo di aumenti, sono consistenti, potrei azzardare un 15 per cento, ma può darsi, se non si prendono provvedimenti, che non basti nemmeno quello. In ogni caso gli aumenti non porteranno incassi, ma solo sopravvivenza. Chi ha un grande magazzino e ha i frigo per il cibo, paga l’energia 4-5-10 volte in più, lo tsunami si riversa sul cliente finale. Chi fa speculazione è chi vende al mercato l’energia, il resto è sopravvivenza. Ripeto, se vendi sotto costo chiudi, se non vendi abbastanza chiudi lo stesso. Se il Governo non mette mano a carburanti ed energia e mantiene per i prossimi 6 mesi lo stesso prezzo, il 15 per cento potrebbe essere ottimistico». «Secondo le nostre stime» interviene il presidente di Adico, Carlo Garofolini «gli aumenti del paniere della spesa, si assesteranno tra l’8 e il 12 per cento, ma oggi siamo di fronte a ritocchi in ogni settore per cause diverse e collegate». Prosegue: «Pre Covid erano aumentati i cibi a lunga conservazione, oggi perché non piove, o per via della guerra, sono rincarati quelli freschi. Il pesce è aumentato perché è aumentato il gasolio dei pescherecci, adesso il gasolio è stato calmierato ma il prezzo rimane alto. I prodotti stagionali non sono più convenienti rispetto a quelli importati perché è aumentato il costo della raccolta e la gente fa la fila per acquistare i generi in scadenza». Prosegue: «Vogliamo parlare del pellet? Ci sono migliaia di alberi caduti ma il prezzo è triplicato proprio adesso che la gente si riscalda a legna». Chiude: «La verità è che questa è la “tempesta perfetta” per aumentare tutto e fare soldi sulla pelle del consumatore finale»

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