Cerca
Close this search box.

AGCOM, LA MAPPA DEI DISSERVIZI TELEFONICI

Cresce il numero di coloro che soffrono disservizi nel cambio operatore fisso e che subiscono truffe da servizi premium su cellulare. È quanto si può leggere nella relazione annuale Agcom. Le multe agli operatori telefonici (di Agcom e di Antitrust) non sono servite insomma a risolvere questi due che ormai sono senza dubbio i problemi cronici del mercato telefonico italiano, dal punto di vista della tutela dei consumatori. Piccola consolazione: i Corecom regionali sono stati solerti nel costringere gli operatori a rimborsare gli utenti, per quasi un milione di euro (954 mila), nel 2014. Certo fa piacere ricevere un indennizzo, ma meglio sarebbe non aver subito il danno in primo luogo. Anche perché non tutti gli utenti sono disposti (per tempo o per conoscenza della materia) ad andare in guerra con il proprio operatore, fino a ricorrere ai Corecom tramite la procedura di conciliazione. L’aspetto deludente della questione è che i problemi sono sempre gli stessi. E invece di risolversi, stanno peggiorando, stando alle segnalazioni che gli utenti rivolgono ad Agcom (oppure, a volere essere ottimisti, gli utenti sono diventati più agguerriti nel segnalare il problema all’Autorità). Nel 2014 le segnalazioni ad Agcom sono state 4.066 (a cui vanno sommate quelle che arrivano alle associazioni dei consumatori). “Le attività di verifica, istruttorie ed ispettive, si sono concentrate sulle casistiche più gravi, attuali e diffuse: per la telefonia fissa, i disservizi nelle procedure di migrazione, cessazione e portabilità del numero; per la telefonia mobile, l’attivazione di servizi non richiesti e la modifica unilaterale delle condizioni economiche”, si legge nella relazione. Agcom nota che le segnalazioni per problemi da cambio operatore fisso sono aumentate del 13 per cento sul 2013. Ci sono utenti che perdono tanto tempo o persino la linea, nel passaggio. O che si ritrovano con bollette doppie (del vecchio e del nuovo operatore), a quanto riferiscono molti. Eppure già da anni c’è il diritto a cambiare gestore in 30 giorni e in piena fluidità dei servizi. Come combatte Agcom il problema? “Le risultanze delle ispezioni hanno condotto sia all’adozione di sanzioni pecuniarie nei confronti degli operatori per violazione della normativa di settore, sia alla costituzione di un apposito Gruppo di lavoro per il monitoraggio dei processi di migrazione e per la ricerca di soluzioni per migliorare l’efficienza delle procedure e ridurre i disservizi all’utenza”. Multe, insomma, e un’attenzione speciale a questi casi. Vedremo quest’anno se le cose andranno meglio (è presto per fare bilanci), ma già l’anno scorso l’Autorità aveva presente il problema. Non l’ha risolto- anzi- a quanto si vede oggi. Potrebbe giovare anche una futura delibera a cui l’Autorità sta lavorando (a quanto risulta) dove- tra le altre cose- definisce con maggiore chiarezza il sistema di indennizzi e reclami degli utenti in caso in disservizi nel cambio operatore. La delibera non è citata però nella relazione, a differenza di un’altra- quella sulla bolletta 2.0. È la delibera con cui, tra l’altro, Agcom intende combattere il secondo problema: le truffe per i servizi cellulari non richiesti. Le segnalazioni a riguardo sono aumentate del 7 per cento rispetto al 2013, quando già erano un problema notevole. Stanno diventando anche più pervasive e sofisticate, adesso, riuscendo ad attivare abbonamenti a utenti inconsapevoli durante la navigazione internet mobile o l’uso di app. Anche l’Antitrust è in azione contro queste truffe. Vedremo se quest’anno le nuove misure approntate da Agcom allevieranno i fastidi del cambio operatore fisso e sconfiggeranno le truffe cellulari. Sarebbe il momento giusto per riuscirci. La diffusione delle connessioni in fibra ottica potrebbe accelerare le richieste di cambio operatore- sempre che gli utenti non si scoraggino temendo disservizi. Al tempo stesso, la crescita degli utenti con internet mobile rischia di diventare una miniera d’oro per i truffatori, se le autorità (Agcom e Antitrust) non riusciranno a contrastarli.

di ALESSANDRO LONGO
fonte: repubblica.it

6 risposte

  1. Buonasera,
    segnalo che la Telecom od operatori comunque a loro collegati stanno facendo “terrorismo” psicologico ai clienti Teletu-Vodafone; mi hanno chiamato tempo fa dicendo che le tariffe di Teletu sarebbe aumentate molto col passaggio a Vodafone, non ho fatto in tempo a ragionare che mi ha subito richiamato l’operatore Telecom per attivare un contratto. Purtroppo era una giornata particolare per motivi miei familiari e ci sono cascata in pieno! qualche giorno dopo ho cercato di bloccare tutto, l’operatrice con cui ho parlato mi ha assicurato di aver bloccato la procedura di migrazione, senza dirmi invece che era necessaria una raccomandata! Quindi ora sono obtorto collo cliente Telecom, con una promozione che scadrà fra un anno e se volessi passare ad altro operatore prima dei due anni dovrei pagare i fantomatici costi di chiusura del contratto!
    Ho parlato anche con la polizia postale per fare una denuncia visto che mi hanno estorto il contratto in modo fraudolento, ma non c’è nessuna possibilità! Basta, è ora che qualcuno faccia qualcosa per tutelare gli utenti, no né possibile che questa gente ci incastri con una telefonata e che noi dobbiamo come minimo spendere per le raccomandate se non per un avvocato!
    Grazie per l’attenzione

  2. Esattamente quello che è capitato al sottoscritto. Stipulato contratto con Telecom Italia a settembre 2014, per la durata “illimitata” a 25,00 euro/mese, per telefonate da rete fissa e ADSL. Detto contratto prevedeva in modo subdolo, una penale di euro 35,40 se fosse stato rescisso in anticipo. Dopo un anno, in modo altrettanto subdolo, il costo (tutto compreso) sarebbe stato di 44,00 euro/mese. Nel dicembre 2014, in allegato alla bolletta bimensile, Telecom informava con una riga scritta su un foglio pieno di altre notizie, che la somma di euro 97,60 (che, secondo loro sarebbe dovuta per il nuovo “allacciamento”) non pagata alla stipula del contratto, sarebbe invece dovuta se il contraente dovesse decidere di uscire prima di 24 mesi. Quindi, in caso di migrazione da telecon ad altro operatore, uno si ritrova a dover pagare una bolletta di oltre 180 euro. Il guaio è che, nonostante l’informazione dei 97,60 euro fosse stata inviata a contratto concluso mesi prima (quindi vessatoria e contraria alla legge), il Corecom, nel tentativo di “conciliazione” dà ragione a Telecom e sapete perché? Perché “nero su bianco”. Non ho parole!!

  3. Ho finito il 1 luglio un contratto a rate e giorno 4 agosto mi ritrovo 15 euro di addebito nella mia carta di credito perché senza il mio consenso mi hanno attivato la ricarica automatica sul contratto scaduto tutto questo è illegale

    1. Salve, se vuole ci contatti allo 041-5349637, siamo aperti dal lunedì al venerdì con orario 9-13 de 15-19.

      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post recenti

Newsletter Adico

Iscriviti subito alla nostra newsletter, riceverai notizie e informazioni sulle nostre attività!




Con l'iscrizione dai il consenso al trattamento dei tuoi dati personali! Prima di inviare e acconsentire prendi visione dell'informativa sul trattamento dei dati nella sezione privacy policy*

Continuando a navigare nel sito acconsenti all'uso di Cookie Tecnici neccessari che permettono di offrire la migliore esperienza di navigazione, come descritto nell'informatva sulla privacy.