La spesa non è un lusso, ma una necessità. E le battaglie ambientali devono essere affrontate tramite gli incentivi e non attraverso le penalizzazioni. Partendo da questo presupposto, Adico si unisce alla battaglia contro i sacchetti biodegradabili di frutta e verdura a pagamento che ha ormai contagiato tutti gli italiani e invita i consumatori a seguire l’originale protesta attuata da molti cittadini e che contempla l’acquisto di singoli frutti, da pesare e sui quali poi applicare lo scontrino adesivo che esce dalla bilancia. “Già oggi paghiamo i sacchetti con la pubblicità dei singoli punti vendita – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – non si capisce perché ora si imponga il pagamento anche di quelli utilizzati nel reparto frutta e verdura. C’è da dire, fra l’altro, che fra una cosa e l’altra, questa decisione incederà comunque sulla spesa delle famiglie che, a fine anno, si ritroveranno a sborsare 30, 40 euro più di prima. Certo, non stiamo parlando di cifre spropositate, ma partendo dal fatto che questo provvedimento non serve, allora ne facciamo una questione di principio”.
9 risposte
La direttiva europea in altri paesi, è stata recepita, usando sacchetti di carta come si faceva una volta e ancora si fa dal fruttivendolo.
Quindi tanto paghiamo sempre noi, e 30 euro di qua, 50 di là 60 per altro,al pensionato l’1% se lo sono già ripreso con interesse.
Facciamo qualcosa!!
Dell’ ambiente da quello che stiamo vedendo non gliene frega niente a nessuno!!! Come cittadino Italiano mi indigno profondamente!!!questa è un’altra presa per i fondelli riguardo questo provvedimento.
Come detto da voi, non è una cifra spropositata!!! ma se sommiamo tutte le spese dei sacchetti di plastica visto che si pagano anche dai fruttivendoli e Farmacie, fanno una bella somma, di cui molta gente adesso non arriverà nemmeno alla seconda settimana del mese!!!
A me è capitato proprio oggi di andare in farmacia a comprare dei farmaci!!! ho dovuto pagare 0,05 centesimi il sacchettino di plastica della farmacia!!! se no me li dovevo portare in mano!!! questa è una vergogna!!!
Perche non consigliare i sacchetti di carta magari riciclata e rinforzata è biodegradabile e costano sicuramente meno della plastica e suo essere RIUTILIZZATA all’infinito. E poi devo dire non è che i supermercati ci hanno sempre regalato i sacchetti di plastica, il costo l’hanno caricato sui prodotti senza che il consumatore se ne accorgesse, per ciò è un’ulteriore furto perché i prezzi dei prodotti rimangono gli stessi cosi paghiamo i sacchetti due volte. ( LE COSE FATTE SEMPRE ALL’ITALIANA E I POLITICI CHE NON VEDONO OLTRE IL LORO NASO ACCONDISCENDONO, E IO PAGO “COME DICE TOTO’).
Buongiorno, in merito volevo comunicare che l’Eurospar di via Monte Cengio a Padova applica una tariffa di 10 centesimi a sacchetto. Non è tutto: l’applicazione della tariffa avviene automaticamente dopo ogni pesata. Il che significa che non dipende dai sacchetti ortofrutta che si prendono, bensì dai diversi prodotti ortofrutticoli acquistati.
Questo è a dir poco vergognoso
Grazie mille per la segnalazione e confermiamo anche la nostra indignazione.
Distinti saluti
Gianluca Codognato
uff. stampa Adico
SEGNALO CHE L’ETICHETTA CHE VIENE POSTA SUL SACCHETTO
NON è BIODEGRADABILE, QUINDI IL SACCHETTO NON PUò ESSERE UTILIZZATO PER METTERE RIFIUTI SENZA STRAPPARE L’ETICHETTA DANNEGGIANDO QUINDI IL SACCHETTO RENDENDOLO NON UTILIZZABILE PER NULLA.
se vogliamo tutelare l’ambiente facciamolo in modo corretto per tutto.
Grazie saluti
Buongiorno, ho provato a recarmi alla cassa del supermercato Prix di Mestre con un’unica mela nel guanto igienico con cui si sceglie l’ortofrutta. Niente da fare, ho dovuto per forza spendere 0,02 centesimi per un sacchettino etichettato che non potro’ piu’ utilizzare. Nemmeno la tecnica dell’etichetta direttamente applicata sul frutto vale come protesta, non lo lasciano portar via senza pagar dazio.
Altri vostri consigli ????
comunque vada tutti i costi aggiuntivi li paga sempre il consumatore finale, cioè noi!!!