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Cantiere non segnalato in via don Tosatto, 29 enne mestrino “vola” dal monopattino elettrico e finisce all’ospedale. Garofolini (Adico): “chiederemo i danni al Comune”

MESTRE. Alla resa dei conti poteva andare pure peggio. Anche se la frattura scomposta del braccio, la lussazione del polso e sette giorni di ricovero all’ospedale non si possono considerare una passeggiata. M.N., 29 enne mestrino che lavora come gastronomo alla Coop di Venezia, non dimenticherà facilmente la disavventura vissuta lo scorso 17 luglio quando, verso mezzanotte, a causa di alcuni lavori di asfaltatura non segnalati in via don Tosatto, è letteralmente rovinato a terra col suo monopattino elettrico. Fortunatamente il tempestivo intervento dell’amico che era con lui gli ha consentito di essere trasportato immediatamente al vicino Pronto soccorso dell’ospedale mestrino, altrimenti le conseguenze sarebbero state più gravi. Ora il 29enne, dopo una settimana di ricovero all’Angelo, ha deciso di rivolgersi allo sportello risarcimento danni dell’Adico per presentare domanda di indennizzo all’amministrazione comunale. “Il nostro ufficio legale – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’associazione dei consumatori – ha raccolto la testimonianza del ragazzo e dell’amico che era con lui e tutta la documentazione fotografica. Analizzando la vicenda appare evidente la responsabilità di chi ha allestito il cantiere e quindi, per quanto ci riguarda, dell’amministrazione comunale. Siamo dunque intervenuti per una richiesta di risarcimento sia per le spese mediche sia per i danni morali”. Come detto l’incidente è avvenuto il 17 luglio attorno a mezzanotte. M.N. si trovava sul suo monopattino elettrico seguito da un amico, anch’egli in monopattino. All’altezza del Sushibar 008 il ragazzo ha rallentato per affrontare la curva e da un momento all’altro ha perso il controllo del mezzo ed è volato a terra. Tutta colpa dell’asfalto che, subito dopo la svolta, era assente e aveva creato un dislivello di oltre dieci centimetri. “ Il nostro socio, pur avendo un’ottima padronanza del mezzo con il quale ha percorso più di 400 chilometri, è letteralmente volato a terra – racconta ancora Garofolini – e ha perso conoscenza. E’ stato soccorso dal suo amico e poi da altri amici giunti sul posto. Alla fine è stato ricoverato all’Angelo dove ha passato un’intera settimana e ha subito un intervento al braccio. Abbiamo foto e video del cantiere dai quali emerge che i lavori non erano segnalati e in cui si vede lo scalino creato dall’assenza dell’asfalto subito dopo la curva. Abbiamo tutti gli elementi per chiedere al Comune un risarcimento. Al di là di questo, però, facciamo un appello all’amministrazione stessa affinché non si ripetano più situazioni del genere. Il monopattino elettrico non è di per sé pericoloso anche perché arriva a una velocità massima di 25 chilometri all’ora. Pericolose possono essere invece le strade e le infrastrutture, se mal gestite, per questo chi è responsabile dei lavori pubblici deve porre ancora più attenzione vista la diffusione di questo utile ed ecologico mezzo di trasporto”.

2 risposte

  1. una volta, pochi pochi anni fa, il monopattino era uno strumento adibito ad esclusivo uso dei bambini e funzionava a spinta, già cadendo si rompevano i dentini, oggi non mi meraviglia più nulla, vedere signori di una certa età che credono di tornare bambini perché hanno un giocattolo nuovo, per giunta detraibile con l’f24, mi fa piangere?? no, ridere? indifferente? o devo dire che ritardati ci sono per le strade,.. e sarebbe tempo ed ora di ritirare il diritto di voto a tanta gente, troppo idioti o meglio pd-oti in giro che scorrazzano liberi a danno di tutti.
    il risarcimento? ma di che, chi usa questi attrezzi sa benissimo a cosa va incontro, anche se li vendono per leggi governative, allora giustifichiamo anche la tuta alare, il paracadute dai palazzoni e la cariola razzo. mi meraviglio dell’adico che gli da ragione.

    1. Salve signor Fabrizio, rispetto la sua opinione e come vede la pubblico ma decisamente non la condivido. Non è nostro dovere (come Adico) giudicare l’utilità o meno del monopattino ma cerchiamo di tutelare i nostri soci nell’ambito di quello che dicono le norme a anche il buon senso. Un cantiere deve essere segnalato. In questo caso il ragazzo coinvolto nell’incidente era in monopattino ma credo che anche in bici sarebbe successa la stessa cosa.Comunque, ripeto, ognuno è ovviamente libero di pensarla come vuole ma il diritto alla richiesta del risarcimento danno è più che giustificato.

      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

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