Venezia. Tornano i rincari per le bollette di luce e gas anche se le tariffe non si avvicinano minimamente ai prezzi folli del 2022. Per l’energia elettrica l’Arera comunica un aumento del 10% nel trimestre luglio-settembre e del 25% per il periodo ottobre-dicembre. Per i 458 mila utenti veneziani ciò si tradurrà in un maggiore esborso mensile di circa 25 euro rispetto al secondo trimestre 2023 quando si è registrato un calo importante delle tariffe. Il costo del gas avrà incrementi meno rilevanti con un + 5% fra luglio e settembre e un più 15% fra ottobre e dicembre. I 358 mila veneziani che hanno un’utenza gas significa dovranno tirare fuori circa 15 euro in più al mese. Insomma, a partire a luglio le bollette in provincia costeranno circa 40 euro in più al mese rispetto al periodo marzo-giugno quando i prezzi erano crollati.
“Purtroppo sono molte le concause che porteranno nel prossimo trimestre a un aumento dei prezzi delle bollette – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – In particolare la scadenza di alcuni benefici governativi che fanno innalzare per forza i prezzi di luce e gas. Siamo in realtà più preoccupati per i tanti utenti che dal 30 giugno 2023 non godranno più dell’effetto dei decreti Aiuti bis che impedisce ai fornitori di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali se peggiorative per il cliente. Tanti veneziani si sono tutelati nel 2022 grazie a tariffe bloccate e fissate nel 2021. Ora, cosa succederà?”.
Per quanto riguarda i rincari, è l’estate il periodo più critico dato che aumenta la domanda di energia elettrica per l’utilizzo dell’aria condizionata. Lo scorso anno l’impennata dei prezzi ha fatto triplicare il costo delle fatture elettriche nel Veneziano: se a luglio 2021 si erano sborsati in media 51 euro (20 giorni sopra i 25 gradi) nel 2022 la spesa è lievitata a circa 145 euro (27 giorni over 25 gradi). “Rispetto allo scorso anno – commenta ancora Garofolini – i prezzi sono molto più bassi, per fortuna. Attualmente la luce costa 0,11 euro al chilowatt e il gas 0,48 a metro cubo. La media del 2022 è stata di 0,48 per l’energia elettrica con punte estive di 0,50 e di 1,28 per gas con punte massime di 1,50. Insomma, il vortice inflazionistico pare comunque passato”.
In tale contesto si rileva come la nostra provincia registri il record regionale di clienti domestici serviti nel mercato tutelato dimostrandosi il territorio più restio a un “cambiamento” comunque obbligatorio dal 10 gennaio 2024. Nel settore elettrico il 36,1% dei veneziani è nel tutelato, percentuale che sale al 37% per il gas. La media italiana e veneta si aggira attorno al 33% con punte minime del 28% nel Veronese. Come è intuibile, gli anziani sono i più restii a uscire dal mercato tutelato anche se in dieci anni è raddoppiato il numero di clienti che è entrato nel “libero”. Per intenderci, nella fascia d’età compresa fra i 18 e i 29 anni l’88% degli utenti veneziani è nel settore non regolamentato mentre la percentuale scende al 68% per quelli fra i 50 e i 59 anni e al 55,8% per gli ultra80enni.
“Fermo restando che dal 10 gennaio 2024 il mercato tutelato non esisterà più – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – constatiamo una certa diffidenza da parte degli utenti veneziani nei confronti del mercato libero forse per l’alta presenza di persone anziane soprattutto nella città storica del capoluogo. Le cose che più ci preoccupano in relazione alla soppressione del tutelato, sono i contratti truffa, lo stalking commerciale dei call center e dei venditori porta a porta, la nascita di aziende improvvisate incapaci di restare sul mercato. Ci preoccupano meno i prezzi perché la concorrenza dovrebbe favorire l’esplosione di offerte molto vantaggiose per i clienti. L’unico problema per le famiglie è individuare la proposta più adeguata per le proprie esigenze. Ma ormai esistono portali di comparazione prezzi che possono tornare davvero utili per l’utente”.
