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DIESELGATE, VOLKSWAGEN NON SI PRESENTA ALLA MEDIAZIONE PROMOSSA DA ADICO PER DIECI SOCI VENEZIANI. GAROFOLINI: “TOTALE DISINTERESSE PER I PROPRI CLIENTI”

Ancora una volta Volkswagen Group Italia conferma la sua chiusura nei confronti dei clienti che hanno inconsapevolmente acquistato un’auto con il software trucca emissioni nell’ambito del cosiddetto dieselgate. I rappresentanti della Casa automobilistica tedesca, infatti, non si sono presentati al procedimento di mediazione promosso da Adico a favore di dieci soci veneziani dopo aver rigettato la richiesta di risarcimento inviata dal nostro ufficio legale qualche mese fa. Volkswagen, oltre a non presentarsi alla mediazione, non ha inviato neppure una comunicazione, a dimostrazione di un disinteresse che, come commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, “contrasta con le dichiarazioni dei vertici della casa automobilistica che hanno annunciato di voler venire incontro in ogni modo ai propri clienti”. Adico, tramite il suo ufficio legale, segue decine di automobilisti che hanno comprato una macchina dotata di uno strumento trucca emissioni convinti invece di acquistare una vetture con determinate caratteristiche “ecologiche”. Per questo l’associazione ha chiesto per i proprio soci un legittimo risarcimento. “Alla lettera inviata alcuni mesi fa – continua Garofolini – Volkswagen ci ha risposto che avendo sostituito i software o avendone programmato la sostituzione, niente altro è dovuto agli automobilisti. Noi siamo invece convinti che i clienti debbano ricevere anche un adeguato risarcimento. Per questo, dopo la risposta negativa, abbiamo deciso di avviare una procedura di mediazione che poteva rappresentare una opportunità di dialogo anche per la stessa Casa automobilistica. Non presentandosi Volkswagen ha dimostrato indifferenza nei confronti di chi ha sborsato migliaia di euro per comprare una delle loro auto”.  A questo punto, conclude Garofolini, “il netto rifiuto di dialogo da parte della Casa automobilistica non ci consente ad oggi altre iniziative al fine di chiudere bonariamente l’intera questione. Seguiremo attentamente l’evoluzione della vicenda con l’intenzione di proseguire nelle nostre rivendicazioni in ogni sede, giudiziaria e non”.

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