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DIFFICOLTA’ NEL PAGAMENTO DELLE RATE DEL MUTUO O DEL FINANZIAMENTO. BOOM DI RICHIESTE D’AIUTO ALLO SPORTELLO “DEBITI E CREDITI” DELL’ADICO

Pagare la rata del mutuo o del finanziamento? Con la crisi è diventata una impresa. E così sempre più persone si rivolgono all’ Adico per chiedere di essere assistite di fronte alle pretese di banche e a finanziarie. Nel 2014 sono state seguite dallo sportello “debiti e crediti” dell’associazione 109 persone (per lo più provenienti da Venezia, Padova e Treviso, ma anche da altre parti del Veneto e d’Italia) contro le 76 dell’anno prima (+ 43%). Anche il 2015 è cominciato con molte richieste d’aiuto.

Nel 70% dei casi i prestiti per i quali la rata è divenuta insostenibile riguardano società finanziarie. In questi casi “le situazioni possono essere di vario genere – come spiagano i legali dello sportello “debiti e crediti” dell’Adivo -. In oltre il 50% dei casi le persone dicono di non essere più in grado di pagare le rate di un finanziamento contratto prima della crisi. Stiamo parlando per lo più di soggetti che hanno perso il lavoro o che si sono ritrovati con una riduzione dello stipendio legato a demansionamenti. In più la crisi ha aumentato anche la conflittualità familiare e le separazioni, secondo il nostro osservatorio, sono in aumento. Quindi una rata che prima veniva affrontata da due persone, ora spetta a una sola”. In queste situazioni “ci si muove in due direzioni, anche a seconda delle esigenze dell’iscritto. Quasi sempre si richiede la rinegoziazione delle rate, per renderle più sostenibili. Un’altra possibilità, quando il debitore non sia più in grado di affrontare il pagamento di tutto il prestito, è quella di trovare un accordo con la finanziaria per ridurre il debito a fronte del pagamento totale dell’importo stabilito”. Anche per il mutuo contratto con le banche c’è la possibilità di richiedere la rinegoziazione della rata. “Con gli istituti di credito – proseguono i legali che dello sportello “debiti e crediti” di Adico – la trattativa a volte è più ostica ma la rinegoziazione della rata è prevista per legge”.

Nel 2014 si è registrato anche un boom di rtichieste di intervento tramite il nostro sportello per irregolarità contrattuali. “Mai come in questo periodo ci viene chiesta la verifica del tasso di usura – spiegano i legali dell’ Adico -. Non è così semplice riscontrarlo, serve una perizia puntigliosa. Quando non viene riscontrata l’usura si passa spesso alla richiesta di rinegoziazione del mutuo”.

 

 

3 risposte

  1. Sono esattamente come nella peggiore delle condizioni citate, per i problemi di crisi generale l’attività intestata a mia moglie, siamo stati costretti a chiuderla per frenare l’impennata di esposizione verso le banche. Mia figlia che vive con noi anhce se laureata e poi specializzata in un settore diverso dalla laurea, è inoccupata (non disoccupata che già sarebbe meglio) io sono pensionato con un mensile bassissimo, la crisi finanziaria ci ha portato alla crisi familiare, siamo arrivati alla separazione ma con la mia pensione non arrivo neanche ad un terzo di quanto mi occorre per sostenere tutto. Non posso neanche pensare di gettare la spugna, poiché non posso pensare di lasciare quest’enorme onere ai figli e nipoti.

  2. In questa attualità, i nostri cari politici e tutta la dirigenza della cosa pubblica ,insistono a non voler cedere tutti i privilegi ed i diritti acquisiti grazie alla auto legittimazione benevola a favore di essi stessi. I lavoratori ed imprenditori del settore privato , con la crisi , chiudono o vengono licenziati , per loro non esistono vitalizi e se non hanno raggiunto gli aggiornati versamenti o l’età pensionabile , a differenza di “lor signori” che seguitano impunemente a scialacquare,sono costretti a tornare ad una vita di miseria. E neanche i più modesti lavori saranno a loro tiro . Meglio far lavorare i migranti , con loro è possibile guadagnare ed arricchirsi di più.

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