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Fatturazione a 28 giorni, il Tar del Lazio annulla le sanzioni a quattro compagnie telefoniche. Garofolini: “una vergogna, suggeriamo lo sciopero della ricarica del cellulare”

Le associazioni dei consumatori denunciano, l’ Antritrust sanziona, il Tar annulla tutto allineandosi ancora una volta ai giganti della telefonia. E’ una sentenza vergognosa e inaccettabile quella con il quale il Tribunale amministrativo del Lazio ha cancellato ieri la multa (già di per sé irrisoria) di 228 milioni di euro comminata agli operatori Fastweb, Tim, Vodafone e WindTre che, nel 2015, hanno modificato il loro periodo di fatturazione portandolo da un mese a 28 giorni. La motivazione del Tar lascia di stucco. Secondo il Tribunale è impossibile che ci sia stato un accordo sottobanco da parte delle quattro aziende le quali, evidentemente, secondo il Tar, hanno tutte deciso di adottare questo metodo di pagamento senza farr cartello e guadagnando di fatto una mensilità in più ogni anno. “Siamo indignati e daremo battaglia – tuona Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Queste aziende continuano a prendere in giro gli utenti con l’avvallo, in questo caso, del Tribunale amministrativo del Lazio. Diciamolo chiaramente: i clienti sono già stati presi in giro perché dovevano ricevere il rimborso automatico di ciò che avevano pagato in più a causa della nuova fatturazione, come imposto dall’Autorità, invece il risarcimento è stato accordato solo a quanti ne avessero fatto richiesta. Ora si procede addirittura con l’annullamento della sanzione che, diciamocelo, per questi operatori era comunque ridicola e ininfluente. Così proprio non va, a questo punto sarebbe da suggerire lo sciopero della telefonia, invitando gli utenti a non ricaricare il proprio apparecchio cellulare per almeno un mese. Proposta provocatoria e difficilmente attuabile, ma sarebbe l’unico modo per far sentire la voce degli utenti a questi giganti che trovano anche la protezione, inattesa, del Tribunale amministrativo. Davide aveva battuto Golia ma ora Golia si è rialzato grazie al gentile intervento del Tar. Lo scontro però continua”.

9 risposte

  1. E’ proprio nei periodi difficili, in cui le famiglie, le persone single, le persone che usano queste compagnie telefoniche per lavoro e altro, che i prezzi aumentano a dismisura per alimentare la confusione nelle offerte ed incutere paura tecnologica e non solo su questo settore. Ormai la magistratura è in mano al commercio, ai finanzieri, alle banche ed a tutto quello che interessa il denaro. E’ una guerra strisciante e viscida. Non sò per quale motivo il TAR abbia annullato le multe. E’ ormai una vergogna nazionale l’aumento dei prezzi.

    1. Salve signora, grazie per l’intervento. A quanto pare il motivo dell’annullamento sarebbe che, secondo il Tar, non c’è stato nessun accordo (cartello) fra le compagnie per attuare la fatturazione a 28 giorni. Quindi, dice il Tribunale, ognuno avrebbe proceduto per proprio conto…Mah….
      Ricordo qui, per non ingenerare confusione, che la fatturazione a 28 giorni p ancora illegittima, la multa riguardava il possibile cartello creato dalle quattro compagnie. Cartello che per il Tar non esisterebbe (per noi, si, eccome!). Noi non molliamo.
      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

    1. Signor Damiano, siamo rimasti di stucco anche noi. Era stata una battaglia combattuta e vinta dalle associazioni. Poi, invece, come ho scritto nell’articolo, le aziende sono riuscite anzitutto a rimborsare solo i clienti che ne facessero richiesta, e non tutti in automatico come invece avrebbe imposto l’Autorità. Ma quindi, questi operatori possono fare il bello e il cattivo tempo? Noi non ci stiamo!!!
      Grazie per l’intervento e speriamo di avere notizie migliori nei prossimi giorni.
      Un saluto
      Gianluca Codognato
      uff stampa Adico

  2. Non bisogna assolutamente rinunciare.
    La sentenza è una conferma delle lobby esistenti che non perdono mai l occasione per confermare la loro supremazia.

    1. Siamo schifati da questa sentenza, signor Luigi, e non intendiamo mollare sperando di non essere da soli però in questa battaglia. Abbiamo bisogno di VOI e naturalmente delle altre realtà che si occupano di difesa dei consumatori. Certo che restiamo senza parole di fronte a una decisione basata sul nulla.
      Vi teniamo aggiornati ovviamente! Comunque ha ragione, continua la supremazia di questi giganti, soprattutto se si mette dalla loro parte pure la “giustizia”.
      Grazie per il suo intervento e per il sostegno.
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

    1. Salve signor Pino, purtroppo in Italia scordiamoci la class action è pressoché inattuabile. So che molte associazioni promettono class action per tutto. Se nota non lo facciamo mai, noi, proprio perché sappiamo che questa azione può essere avviata solo in situazioni particolarissime. Dobbiamo individuare altre forme di contestazione con l’aiuto di tutti, utenti e altre realtà associazionistiche.

      Grazie per l’intervento. Un saluto
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

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