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I LADRI ENTRANO NELLA LORO STANZA D’ALBERGO IN CAMBOGIA E RUBANO TUTTO. DOPO MESI DI PERIPEZIE, GRAZIE AD ADICO FAMIGLIA TORINESE OTTIENE IN POCHI GIORNI 3 MILA EURO DI RIMBORSO

Hanno compiuto un rapido raid nella stanza dell’albergo, mettendola a soqquadro e portando via tutto ciò che potevano, in particolare vestiti ed effetti personali. In questo modo ignoti ladri hanno rischiato di rovinare seriamente il lungo soggiorno della torinese Roberta S. che nel 2013 s’è trasferita in Cambogia assieme al marito e al figlio di un anno. Dopo peripezie durate mesi, però, grazie all’intervento di Adico, associazione difesa consumatori, la donna è riuscita a ottenere dalla propria assicurazione un rimborso di 3mila euro, inizialmente negato.

La disavventura della famiglia torinese in Cambogia si materializza a settembre 2014. Di ritorno da una gita, Roberta S. e il marito si accorgono che la porta dell’hotel è forzata. Capiscono subito la situazione e infatti, appena entrano nella stanza, trovano tutto sottosopra. I ladri hanno arraffato vestiti, biancheria, oggetti personali. E ora la coppia e il figlio si ritrovano praticamente con il guardaroba vuoto.

A questo punto procedono all’acquisto di nuovi capi d’abbigliamento e intanto mettono subito in moto la polizza viaggi “No stop” di Europeassistant, invocando un rimborso. Una volta aperto il sinistro, l’assicurazione prende tempo, chiede gli originali degli scontrini dei vestiti acquistati. Dopo varie peripezie e arrabbiature, Roberta S. decide di affidarsi all’Adico a marzo. “Tramite una diffida – spiegano dall’ufficio legale dell’associazione – abbiamo intimato il risarcimento così come previsto dalla franchigia -. Poche settimane dopo l’assicurazione ha accreditato sul conto della famiglia torinese 3mila euro, ovvero mille euro per ogni componente.

“Questa disavventura – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – è l’ennesima dimostrazione che spesso per far valere i propri diritti è necassario fare la voce grossa e affidarsi a chi, come noi, ha il compito di tutelare gli interessi dei consumatori. A volte quando si è soli e non si conoscono a pieno i prorpi diritti si rischia di ritrovarsi in mano solo con un pugno di mosche. Siamo molto soddisfatti del risultato ottentuo, anche perché in un paio di settimane abbiamo risolto una vicenda che si trascinava da mesi”.

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