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Giù i prezzi Rc auto, ma comprare una macchina costa di più

L’Istat: a luglio l’assicurazione per la circolazione degli autoveicoli diminuisce del 2,8%. Le associazioni dei consumatori lamentano: “Una goccia nel mare”. Crescono intanto i prezzi per l’acquisto di una nuova vettura (+3,9% se a benzina)

L’Rc auto costa meno, di mese in mese le tariffe si abbassano. E la discesa ormai prosegue da un anno, con l’ultima flessione, a luglio, che vede il prezzo in diminuzione del 2,8%. A certificare la riduzione stavolta sono i dati dell’Istat, che monitora i listini pubblicati dalle diverse compagnie. Ma se l’assicurazione per la circolazione degli autoveicoli diventa più conveniente, le cose cambiano se si guarda ai prezzi per l’acquisto di una nuova vettura (+3,9% se a benzina). Rincarano anche parcheggi (+4,4%, sempre su base annua) e costi di riparazione (+2,5%). A lievitare però non sono solo i costi legati ai mezzi di trasporto privati, risultano in aumento anche le corse in taxi (+1,3%) e i biglietti per autobus o pullman (+2,9%).
Ma i rialzi rilevati per il mese di luglio si fermano praticamente qui, d’altra parte l’inflazione in Italia è a un passo della soglia zero. Non a caso sono tante le voci in calo: oltre all’Rc auto, scendono anche i prezzi di acquisti più frequenti, come caffè (-1,9%) o medicine (-1,7%), compresi, visto che siamo in estate, anche gelato (-1,3%) e frutta fresca (-10,1%).

L’inversione di tendenza
Tornando all’Rc auto, già da tempo l’Ania, l’Associazione di categoria, parla di ribassi, con riferimento ai premi pagati effettivamente dagli automobilisti. Il riscontro ora arriva sulla base dei dati Istat, relativi ai prezzi ufficiali, di listino. Cali, non bisogna dimenticare, che giungono dopo una lunga sequenza di rincari, con impennate vicine al 7% tra il 2010 e il 2011 e picchi a doppia cifra nei primi anni del Duemila. Incrementi che hanno posto l’Italia tra i Paesi più “salati” in Europa sul fronte Rc auto.

Qualcosa sta però cambiando: nelle serie storiche, consultabili sul sito dell’Istituto, è chiaro come a partire dal luglio del 2013 il segno si sia invertito: davanti alle variazioni annue delle tariffe al posto del solito più ha cominciato ad apparire la linea del meno. E ora siamo al tredicesimo calo consecutivo, da luglio dello scorso anno allo stesso mese del 2014.

Le associazioni dei consumatori: “Una goccia nel mare”
Dietro i ribassi c’è probabilmente anche lo zampino della crisi, visti i prezzi per molti automobilisti l’exit strategy è stata non sottoscrivere alcuna polizza. Basti pensare ai 3,5 milioni di vetture che circolano senza assicurazione. La possibilità di confrontare on line i prezzi praticati dalle diverse compagnie e le novità normative, come l’abolizione del tacito rinnovo, avrebbero fatto il resto.
Per i consumatori non è ancora abbastanza. Si tratta, dicono le principali associazioni per la difesa dei consumatori, di “una goccia nel mare: nessuna riduzione delle tariffe così risicata come quella certificata dall’Istat potrà mai compensare l’abnorme crescita dei prezzi delle polizze registrata nel nostro paese, con incrementi del 250% dal 1994 al 2013”.

(fonte tg24.Sky.it)

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