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IL DECALOGO ANTITRUST PER LE AUTO USATE: ”ATTENZIONE ALLE TRUFFE”

State cercando la classica occasione. E la mente va a quella Fiat Croma grigia che certo non sarà l’ultimo modello su piazza, ma in compenso ha un motore ancora gagliardo, un chilometraggio contenuto e sembra costare il giusto. Se avete deciso di comprare questa vettura, forse è meglio girare le spalle e scappare via di corsa. Ve lo consiglia il nostro Garante dei Consumatori e della Concorrenza (l’Antitrust), che sanziona per 10 mila euro una rivendita di auto usate di Peveragno, provincia di Cuneo. Dal provvedimento, si può così ricavare un decalogo per evitare brutte sorprese. Come contachilometri manomessi o libretti di manutenzione fasulli.

La forbice. State attenti, prima di tutto, ai chilometri dichiarati. Non è normale che un modello ormai vecchio – come una Fiat Croma, una Multipla, una Lancia Delta nel caso della rivendita sanzionata – segni meno di 50 mila chilometri. La cosa deve insospettirvi. Nel caso in esame, il venditore avrebbe spiegato ai clienti che la macchina non camminava da tempo per un fermo o un sequestro giudiziario. Di qui, il modesto chilometraggio. In realtà il contachilometri di molte vetture – vendute tra fine 2012 e metà 2013 – sarebbe stato portato indietro da due officine abili a giostrare con le centraline elettroniche. Obiettivo dell’operazione era aumentare il “valore commerciale” delle auto usate, anche a costo di ingannare il compratore sui chilometri reali.

I libretti. Non vi fidate se il venditore – per dimostrare che il chilometraggio è corretto – vi mostra dei libretti di manutenzione (con l’elenco dei tagliandi fatti) che vi sembrano autentici. Questa documentazione può essere contraffatta o falsificata nei numeri e nelle immagini dei marchi. Finanche timbri in apparenza perfetti possono rivelarsi taroccati, come hanno sostenuto Audi e Peugeot esaminando la documentazione del rivenditore di Peveragno sui loro modelli venduti con l’inganno.

Periti e meccanici. Forse non avete la vocazione dello 007 e non potete capire se un libretto di manutenzione o garanzia sia falsificato. Forse non avete la competenza dei periti che hanno accertato la manomissione delle centraline elettroniche per conto della magistratura, incaricata di fare luce sui fatti di Cuneo. Ma niente vieta di sottoporre l’auto all’esame del vostro meccanico di fiducia, che certo può capire se una vettura abbia tre, quattro o 5 volte i chilometri che dichiara in apparenza.

La provenienza. E ancora. Il Pubblico Registro Automobilistico è – appunto – pubblico e tutti hanno il diritto di consultarlo. Basta registrarsi alla banca dati dell’Aci e pagare pochi euro per ricostruire i passaggi di proprietà di una vettura. Nel caso in esame, l’Antitrust ha accertato che le macchine arrivavano alla rivendita piemontese quasi sempre da una ditta di Rosarno (Reggio Calabria) che a sua volta le aveva rilevate da alcune società di noleggio. Ora è noto – osserva l’Antitrust – che un’auto noleggiata brucia migliaia di chilometri in pochi mesi. Ed è dunque quasi impossibile che possa avere una così bassa percorrenza.

Il numero. Deve insospettirci anche il numero delle automobili in vendita con le stesse fortunate caratteristiche (nel nostro caso, modello vecchio e pochi chilometri fatti). Possibile che un venditore abbia trovato così tante vetture con gli identici requisiti? Spiega l’Antitrust che le scorrettezze in esame sono emerse per la prima volta dopo un controllo amministrativo. Gli ispettori hanno subdorato una pratica commerciale scorretta perché tante macchine di questo venditore piemontese avevano la medesima storia: provenienza da una società di noleggio, recente immatricolazione, pochi chilometri sul cruscotto.

I prezzi. Ecco infine alcuni prezzi di auto vendute con il trucco (come risultano scritti nelle querele degli ingenui sfortunati compratori):
–    Fiat Croma (pagata 6.200 euro): km apparenti 35.680 e km reali 204.287;
–    Fiat Croma (pagata  6.700 euro): km apparenti 25.486 e km reali 162.104;

 Citroen C4 (pagata 9.600 euro): km apparenti 37.480 e km reali 179.794;
–    Audi A4 (pagata 13.400 euro): km apparenti 47.870 e km reali 167.893;
–    Volkswagen Golf (pagata 12.200 euro): km apparenti 47.878 e km reali 187.598.

di Aldo Fontanarosa
fonte: repubblica.it

 

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