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INDICAZIONI INGANNEVOLI, ADICO CHIEDE DI CAMBIARE LE SCRITTE SUI PANNELLI LUMINOSI ALLE PORTE DELLE ZTL

“Da quando sono state create le zone a traffico limitato a Mestre la nostra associazione ha sempre criticato la generale mancanza di chiarezza legata anche alla dicitura ‘varco attivo’ e ‘varco non attivo’. Accogliamo con grande soddisfazione dunque la sentenza del Giudice di Pace di Ravenna e chiediamo che pure le ztl della terraferma, anche se sono state per lo più sospese, siano indicate con termini più chiari e non ingannevoli”. Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, commenta così la sentenza grazie alla quale a un anziano ravennate sono state annullate 17 multe per il transito in ztl, proprio perché convinto che quel “varco attivo” indicasse la possibilità di passare senza essere immortalato dalla telecamera. “Abbiamo combattuto molte battaglie contro l’utilizzo delle ztl che troppo spesso sono apparse solo come strumenti per fare cassa – continua Garofolini – basti pensare per esempio alle persone disabili munite di pass che però quando vengono nel nostro Comune devono avvertire la Polizia Municipale altrimenti, in caso di passaggio in ztl, vengono sanzionate. Negli anni siamo riusciti a fare annullare molte sanzioni, a qualcuno anche una trentina, a dimostrazione che in molti casi le zone a traffico limitato si sono rivelate delle vere e proprie trappole”. Il cambio di dicitura sui pannelli luminosi può essere dunque un provvedimento utile per rendere più chiaro all’automobilista dove si può transitare. “Molte persone non sanno ancora che in quasi tutti i varchi di Mestre ora è possibile passare – prosegue il presidente dell’Adico – e il motivo principale è proprio il termine ‘varco non attivo’, che ingenera solo confusione. Naturalmente la sentenza del Giudice di Pace di Ravenna potrebbe aprire pure qui le strade ai ricorsi, anche se ricordiamo che per presentarli bisogna rispettare il termine di 30 giorni dalla notifica della sanzione amministrativa. Inoltre non è comunque detto che il giudice di Venezia confermi la stessa interpretazione di quello di Ravenna”.

Fonte: La Nuova Venezia

5 risposte

  1. Particolare attenzione deve farla chi guida a Milano. In quella città la ZTL è chiamata “Area C”, e precedentemente “Ecopass”. La sostanza non cambia, si viene multati per via telematica. Io ci sono entrato perché munito di permesso invalidi, ma nessuno che li controllasse. Mi è arrivata la multa a casa. Un’opposizione mi sarebbe al Giudice di pace mi sarebbe costata in diritti di segreteria e tempo perso, più della multa stessa. Ho pagato, ma da quel momento, qualsiasi multa, la chiamo “Esigenze di cassa!”…

    1. Salve,
      purtroppo temiamo che in molti casi i provvedimenti dei Comuni siano mirati solo a quello che dice lei, esigenze di cassa. D’altra parte le multe rappresentano una parte importante dei bilanci comunali ma è vergognoso creare trappole per i cittadini e soprattutto per gli automobilisti solo per tirare su soldi. Le amministrazioni serie non devono farlo!

      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  2. Giusto, giusto il Vostro intervento. Recentemente anche degli amici che da Piacenza ci hanno fatto un’improvvisata venendo a trovarci al nostro domicilio di Via San Pio X hanno ovviamente interpretato il Varco Attivo come strada percorribile (ricevendo dopo qualche giorno a casa loro verbale di contravvenzione)ed il Varco Non Attivo come strada a traffico limitato.

    1. Grazie della testimonianza, penso che molti di noi siamìno rimasti in dubbio o ingannati da quella indicazione assurda. Speriamo si pensi a nuovi cartelli luminosi.

      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  3. Questo è il testo della lettera che avevo scritto all’Assessore Bergamo per la multa (totale: Euro 92,60 Euro) che avevo preso nel 2012 (avevano appena messo la ZTL senza apporre alcuna segnalazione) mentre cercavo un parcheggio a Mestre. L’Assessore Bergamo mi aveva risposto che tutti i ricorsi erano stati respinti e che anche le altre vittime della truffa sono state costrette a pagare la multa. “SONO DANIELE FASCIANI, NATO A ROMA E RESIDENTE IN ANCONA, VIA VALLEMIANO N. 27. MIA MOGLIE SAWICKA BEATA, TITOLARE DELL´AUTO E QUINDI DELLA MULTA (VEDI ALLEGATI), RISIEDE OVVIAMENTE NELLA MIA STESSA ABITAZIONE.
    IN DATA 25/4/2012 ALLE ORE 12.00 SONO TRANSITATO IN ZONA ZTL SENZA CHE CI FOSSE UNA SEGNALAZIONE ADEGUATA CHE DELIMITASSE TALE ZONA. STAVO CERCANDO UNO DEI TANTI PARCHEGGI SCAMBIATORI (INVISIBILI) PER POTER ANDARE A VISITARE VENEZIA IN AUTOBUS CON LA MIA FAMIGLIA E SONO RIMASTO FREGATO DALLA TELECAMERA. IL GIORNO PRECEDENTE AVEVO TELEFONATO A MESTRE ALL´AZIENDA SERVIZI MOBILITA´, CHE MI AVEVA CONFERMATO CHE SAREBBE STATO FACILE TROVARE QUESTI BENEDETTI “PARCHEGGI SCAMBIATORI”: VOLEVO UTILIZZARE QUELLI VICINO ALLA STAZIONE FERROVIARIA E ALLA FINE, DOPO AVER GIRATO INUTILMENTE INTORNO ALLA CITTA´ PER QUASI MEZZ´ORA, SONO STATO COSTRETTO A UTILIZZARE QUELLO DI “S. MARIA DEI BATTUTI” (L´UNICO INDICATO DALLA SCARNA SEGNALETICA!). NEL GIRARE INTORNO ALLA CITTA´ HO PRESO UNA VIA CHE MI HA PORTATO INCONSAPEVOLMENTE NELLA FAMOSA ZONA ZTL (DAL VERBALE SI EVINCE IN “VIA SAN ROCCO”, DIFFERENTE DA QUELLA “VIA COLOMBO” PER LA QUALE IL PREFETTO HA DECISO DI CANCELLARE LE MULTE) SENZA CHE MI FOSSE INDICATO IL PERICOLO DALLA SEGNALETICA O CHE CI FOSSERO DEI DISSUASORI MOBILI O DEI SEMAFORI COME IN ALTRE CITTA´ DEL MONDO. LA MACCHINA E’ INTESTATA A MIA MOGLIE (SAWICKA BEATA) CHE, TRA L’ALTRO, NON PUO’ NEANCHE GUIDARE PERCHE’ HA LA PATENTE SCADUTA. LA MULTA, TRA L´ALTRO, E´ GIUNTA TRAMITE RACCOMANDATA SOLO IL 1^ GIUGNO 2012, A DISTANZA DI PIU´DI UN MESE DALL´INFRAZIONE E QUINDI SENZA LA POSSIBILITA’ CHE HANNO I CITTADINI DI MESTRE DI POTER ATTESTARE CON FOTOGRAFIE REALIZZATE IN TEMPO REALE L’ASSOLUTA ASSENZA DI SEGNALETICA INFORMATIVA. NATURALMENTE HO TELEFONATO ALLA POLIZIA MUNICIPALE DI MESTRE PER IL RECLAMO E, NATURALMENTE, MI E’ STATO RISPOSTO CHE PER “VIA SAN ROCCO” NON C’E’ NULLA DA FARE E CHE LA MULTA DEVE ESSERE PAGATA LO STESSO.
    IN CONCLUSIONE, DICHIARO DI ESSERE ORGOGLIOSO DI ESSERE ROMANO, NATO A ROMA E QUINDI DI ESSERE ITALIANO. IL MIO SENSO DI CIVILTA’, CHE SI FONDA SU UNA STORIA GLORIOSA PLURI-MILLENARIA, MI HA SEMPRE IMPEDITO DI RUBARE I SOLDI AL PROSSIMO, NEANCHE SFRUTTANDO VILI ARTIFICI BUROCRATICI. MA CIO’ NON MI IMPEDISCE DI AVERE DISPREZZO PER CHI, PER LE PROPRIE ORIGINE BARBARICHE, DEPREDA E RUBA SENZA AVERE RISPETTO PER LA CULTURA E L’IMMAGINE DEL PAESE CHE MALAUGURTAMENTE RAPPRESENTA. NON CI LAMENTIAMO SE L’ITALIA E’ SCESA OLTRE IL TERZO POSTO IN CLASSIFICA COME PAESE PIU’ VISITATO AL MONDO DAI TURISTI. SE QUESTO E’ IL RICORDO CHE NOI LASCIAMO AL VISITATORE, NON LAMENTIAMOCI SE POI QUELLO STESSO VISITATORE NON RITORNA PIU’! DA PARTE MIA HO PROMESSO A ME STESSO CHE NON METTERO’ PIU’ PIEDE A VENEZIA E FARO’ DI TUTTO PER GETTARE DISCREDITO E PER PUBBLICIZZARE NEL MONDO E NEL PAESE DI MIA MOGLIE IL COMPORTAMENTO INCIVILE DELL’AMMINISTRAZIONE VENEZIANA.

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