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“LA BOLLETTA? NON E’ PROVA DELLA FORNITURA DEL SERVIZIO”. GRAZIE AD ADICO IL GIUDICE DI PACE ANNULLA A UN OPERAIO DI MARGHERA IL DECRETO INGIUNTIVO DI ENI SPA CON UNA SENTENZA CHE SI PUO’ DEFINIRE “STORICA”

MARGHERA (VENEZIA). La bolletta del gas o dell’energia elettrica non basta a dimostrare che effettivamente l’azienda abbia erogato il servizio. E in un procedimento ordinario non può essere utilizzata come prova per richiedere all’utente il pagamento di una determinata somma. Al netto del linguaggio giuridico, è questa la sentenza, per certi versi unica e rivoluzionaria, con la quale il Giudice di Pace di Venezia ha accolto la contestazione di G.O., operaio di origine calabrese residente a Marghera, che si è affidato all’ufficio legale dell’Adico per opporsi a un decreto ingiuntivo tramite il quale Eni chiedeva all’uomo il pagamento di 2.616,67 euro per bollette del gas risultanti insolute e relative all’utenza di una casa a Cosenza, dove l’uomo aveva vissuto fino al 2002.

La storia è questa. Qualche mese fa G.O. riceve da Eni spa un decreto ingiuntivo per un ammontare di oltre 2mila e 600 euro per fatture di fornitura di gas rimaste insolute per una utenza calabrese. G.O. contesta all’azienda di essersi trasferito in Veneto nel 2002 e dunque di non dover nulla, in ogni caso eccepisce la prescrizione per le bollette antecedenti al 2008. Eni spa contesta all’operaio di aver chiesto la rescissione dal contratto solo nel 2012. L’uomo si affida ad Adico che tramite il proprio ufficio legale presenta opposizione al decreto ingiuntivo. Alla fine, il Giudice dà ragione a G.O. in quanto in giudizio Eni spa presenta come prove le fatture emesse le quali, però, “non possono assurgere a prova dell’avvenuta fornitura in quanto le bollette emesse nell’ambito del rapporto di utenza hanno natura di atti unilaterali contabili inidonei a fornire prova del credito in esse indicato, restando quindi onere del creditore-opposto dimostrare tanto l’avvenuta esecuzione della prestazione quanto la sua corretta quantificazione e corrispondenza al compenso pattuito”. Tradotto, in giudizio la fattura non vale come prova. Alla fine, il Giudice di Pace accoglie l’opposizione di O.G. e revoca il decreto ingiuntivo di Eni spa.

“Siamo davvero soddisfatti di questa grande vittoria – commenta entusiasta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Qui ci troviamo di fronte a una sentenza rivoluzionaria, che fa giurisprudenza e che offre nuove opportunità a molti altri utenti alle prese con decreti ingiuntivi da parte delle aziende che erogano il servizio”.

2 risposte

  1. In riferimento al decreto ingiuntivo per bollette gas non pafate, trovandomi in una analoga situazione – ho sempre contestato le bollette perche non cirrispondevano al reale consumo – posso oppormi al decreto.

  2. Abbiamo la stessa situazione nel condominio dove abito a Mestre. Con D.I. Eni chiede 47.000. di bollette mai ricevute. Oltre tutto abbiamo Enel gas

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