C’è chi ha investito fino a 30 mila euro, acquistando 12 quote che dovevano garantire un rendimento annuo superiore al 5%. Ma c’è anche chi, neanche ventenne, ha seguito i consigli di funzionari ritenuti affidabili, investendo i risparmi accantonati con pazienza negli anni. Sono tante le storie che Adico sta seguendo nell’ambito di un’altra vicenda che vede i risparmiatori “traditi” dal proprio investimento. Stiamo parlando del crollo delle quote di Obelisco, fondo immobiliare della Investire Sgr collocato agli sportelli della Poste Italiane, il cui patrimonio è stato completamente azzerato a luglio lasciando ai risparmiatori solo le briciole. L’associazione sta seguendo una ventina di casi – alcuni dei quali molto recenti anche perché il fondo Obelisco, partito nel 2005, è arrivato a scadenza lo scorso anno, dopo una proroga di tre anni – e, dopo aver predisposte le richieste di indennizzo alle Poste, ora sta mettendo in campo un’altra azione per tentare di recuperare l’investimento iniziale. “La storia di Obelisco ha molte analogie con le altre vicende del risparmio tradito – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – dalle banche popolari ai buoni fruttiferi fino agli investimenti in diamanti. Obelisco, pur essendo un fondo immobiliare rischioso, è stato presentato ai clienti come sicuro e affidabile dai funzionari delle Poste. I risparmiatori hanno seguito i consigli confidando su un buon rendimento annuo e alla fine si sono ritrovati con quote crollate del 90%. Il nostro ufficio legale punta a ottenere la restituzione dell’intero capitale iniziale, confidando anche sulla correttezza delle Poste che hanno collocato questi fondi rischiosi presentandoli come sicuri e mettendo nei guai molti clienti a causa del crollo del mercato immobiliare maturato dal 2008”. I possessori delle quote possono rivolgersi al nostro ufficio legale contattando la segreteria dell’Adico allo 041-5349637 (orario 9-13 e 15-19).
Una risposta
Le Poste facciano i loro servizi abituali, le banche le banche, le finanziarie le finanziarie, ad ognuno il proprio mestiere, non ci si improvvisa specialisti con un paio di ore di corso… Alla fine ci si ritrova con un pugno di mosche. Comunque i rischi li corriamo sempre noi risparmiatori.