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LE RICETTE PER AFFRONATRE LA CRISI DEI NEGOZI MESTRINI? PARK GRATUITI DAL SABATO E SCONTI AL CINEMA E AL RISTORANTE. I CONSIGLI DELL’ADICO

MESTRE. La crisi dei negozi mestrini è senza fine? Può darsi. Ma le ricette per segnare una svolta ci sono, come dimostrano alcune recenti indagini svolte da Adico fra i propri soci e aventi a oggetto proprio il commercio della città. In uno dei nostri ultimi “sondaggi” telefonici (che non ha valore statistico) relativo all’argomento, fra i 100 soci che hanno risposto (con possibilità di indicare più cause/soluzioni) alle domande relative alla chiusura di tante attività in centro a Mestre, circa il 65% ha indicato come principale freno allo shopping  mestrino la questione della mobilità e dei parcheggi. “La nostra immediata proposta  – commenta Garofolini – è quella di rendere le strisce blu gratuite a partire dalle 18 del venerdì sera in modo che da quel momento si potrà parcheggiare senza pagare fino a lunedì. E di dimezzare sempre in quei giorni le tariffe del parcheggio di via Andrea Costa”. Circa il 40 per cento del campione, invece, indica i centri commerciali come prima causa della crisi dei negozi  e, da questo punto di vista, “non c’è molto da fare se non iniziare a regolamentare le aperture festive dei negozi che avvantaggiano quasi esclusivamente la grande distribuzione”. Dal questionario, poi, emerge che un cittadino su tre considera necessario organizzare eventi in centro soprattutto al sabato e alla domenica, iniziative sia per bambini e famiglie, sia per giovani. “Sarebbe bello che piazza Ferretto si riempisse come una volta – continua Garofolini . Ma, a parte che i tempi sono cambiati, ormai quel luogo non è più appetibile anche se, a dire il vero, i problemi maggiori sono nelle aree meno centrali. Qui, fra gli elementi indicati dai cittadini come freno al commercio, c’è in primo piano la questione del degrado e della sicurezza. Più di qualcuno, infine, chiede maggiore qualità e varietà ai negozi del centro. In effetti, proprio la crisi e gli affitti troppo elevati, hanno trasferito certi settori in blocco nella zona dei centri commerciali”. Seguendo infine un progetto già in parte presentato anni fa da alcune associazioni di categoria dei commercianti, Garofolini suggerisce l’introduzione di una  card che permetta ai possessori di sfruttare nella stessa serata sconti e promozioni nei negozi, nei ristoranti, nei bar, al cinema, nei musei con formule vantaggiose dedicate in particolare alle famiglie”.

3 risposte

  1. Sarebbe più semplice lavorare per trasformare in e-commerce al contrario il centro di Mestre. Ovvero riconfigurare il centro dei negozi di Mestre come fossero ciascuno una pagina del tipo web di Amazon dove al posto delle foto ci sono i campioni tangibili di quello che ti viene offerto e che puoi toccare con mano. Là tu valuti e scegli la taglia e le misure che ti configurano e la merce poi ti vene consegnata a casa. Sono vetrine reali ancorché simili alle pagine del PC dove indichi le tue forme, oppure ti vengono rilevate dal personale in supporto, per l’abbigliamento. Ciascuna poi specializzata nel suo settore con le proprie offerte, ma consorziata con le altre vetrine in un accordo da definire. Gli articoli acquistati o prenotati e prepagati ti vengono recapitati infine a casa col minimo del calcolo di trasporto che deve essere cumulativo fra tutti gli articoli delle finestre che offrono, o poi direttamente ritirati in sito da centralizzarsi a Candiani. Le altre sono sedi di slow food dove puoi girare e comprati o gustare primizie di made in Italy. I magazzini comuni sono da localizzare fuori città e Candiani diviene un hub che introduce al centro, tipo un premagazzino, un centro di prestoccaggio da caricare con navette comuni per ogni gestore di notte. La cultura solo all’M9 e nei cinema vicini. I parcheggi sono quelli già concepiti all’intorno della città integrati da navette veloci verso il centro molto frequenti, da concepire. Uguali da Venezia verso Mestre. Uno entra perciò a piedi senza borse, consuma e porta con se solo le primizie di primo interesse. Il resto gli arriva a casa (anche a Venezia) o ripassa nel centro di consegna al Candiani o altri da convenzionare (anche a Venezia). In pratica Mestre centro come una outlet quale tipo Noventa di Piave finta città, ma con acquisti uguali a come fossi collegato in internet a un sito onnicomprensivo per specialità; compreso il mercato del pesce, venduto fresco o cotto al momento. Tutta la zona da coinvolgere. Il mercato rionale da organizzare con accordi nell’ex plesso dell’Umberto I°.
    Spettacoli di intrattenimento in Piazza Ferretto con promozione di artisti locali.
    Spazi liberi per artisti di strada o mercatini di solidarietà a macchia di leopardo, da concedere o liberalizzare.
    Mini Luna ParK in Parco Ponci.
    E tutto fino quasi a notte.
    Gruppo di stewart sorveglianza e per assicurare la sicurezza.
    Agevolazioni per entrare nel consorzio, compresi gli affittuari, con calmierizzazione degli affitti su parametri dei proventi da attualizzare su calcolo statistico periodico da definire/concordare.
    Progetto da dettagliare per attirare investimenti su CENTROMESTREOUTLET nel consorzio per adesione fra presenti e nuovi aderenti.
    Confederazioni sindacali del settore da coinvolgere.
    et cetera

    1. Salve, grazie per le aver condiviso le proposte sul nostro sito, sono molto interessanti, mi auguro che abbia modo di confrontarsi su questo anche con i nostri amministratori perchè vi sono molti buoni spunti.

      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  2. Credo che parlare di affitti elevati in centro Mestre sia fuorviante e del tutto inappropriato. Il prezzo di mercato delle locazioni è sceso a circa 5-6 euro al metro quadro. Ad esempio per un negozio di 80 metri si chiedono 400 euro al mese, mentre per un appartamento di tale metratura almeno 500 euro.
    Nonostante questo, non c’è richiesta di locazioni commerciali. La politica dovrebbe incentivare di più il centro cittadino, agevolando parcheggi e mobilità piuttosto che scoraggiare gli avventori, che ormai trovano più interessante e conveniente fare la coda per parcheggiare l’auto in un centro commerciale…

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