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Passeggero veneziano lasciato a terra da Easyjet, parte la diffida di Adico. Garofolini: “chiediamo alla compagnia il risarcimento e le scuse”

MESTRE. Risarcimento del danno morale subito, rimborso delle spese effettuate, cancellazione della versione fornita e del divieto di volare per cinque anni. Sono queste le richieste che Adico rivolge alla compagnia low cost Easyjet, rea di aver lasciato a terra un passeggero veneziano perchè aveva protestato (in modo civile, secondo i tanti testimoni presenti) per il ritardo di quattro ore accumulato dal suo volo.

La vicenda – dai tratti kafkiani e raccontata più volte dalla nostra associazione a cui si è rivolto Stefano Baldan, la “vittima” del vettore britannico – è capitata il giorno dell’Epifania, all’aeroporto di Londra.   

Qui, come racconta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, “il nostro socio è stato costretto ad attendere oltre quattro ore l’imbarco. Durante tale attesa è stato collocato, assieme agli altri passeggeri, all’interno di una stanza di ridottissime dimensioni che hanno provocato un generale stato di stress ed ansia.

In fase di imbarco, è stato bloccato da un addetto, il quale gli ha posto un braccio davanti impedendogli momentaneamente di proseguire. Una volta entrato in aereo, il signor Baldan è stato sospinto nell’angolo vicino alla cabina dallo stesso addetto, il quale ha chiamato il comandante. Il nostro socio è comunque riuscito a prendere posto nell’aereo. Nei minuti successivi, però, è stato avvicinato da un ulteriore e differente addetto, il quale – alla presenza di tutti i passeggeri – gli ha intimato di prendere il bagaglio e di scendere dall’aereo: il signor Baldan, non volendo creare alcun tipo di problematica e di turbativa, ha immediatamente adempiuto alla richiesta, accompagnato dalla moglie e da due guide del gruppo turistico cui faceva parte. Poi – continua Garofolini – è stato condotto davanti a tre agenti di polizia i quali, dopo aver ripetutamente controllato i documenti a lui e alla moglie, li hanno portati fuori dall’aeroporto”.

Ma quale sarebbe il motivo così grave che ha scatenato l’ira dell’addetto di Easyjet? Semplice, la protesta da parte di Baldan per il ritardo di quattro ore. “Il nostro socio ha detto solo “vergognatevi” – continua Garofolini – come hanno testimoniato diversi passeggeri che hanno già firmato le loro dichiarazioni allegate alla nostra diffida. Il nostro socio ha dovuto prendere un albergo per lui, la moglie e le accompagnatrici del gruppo organizzato con cui era partito. Il giorno dopo, infine, ha comprato quattro biglietti per un nuovo volo, naturalmente non Easyjet. Come se non bastasse la compagnia, fornendo una versione di quanto accaduto alquanto opaca e non suffragata da prove, ha comunicato al nostro socio che non potrà più volare con lei per cinque anni”.

Stefano Baldan, ora, pretende le scuse da parte della compagnia e il rimborso delle spese effettuate e dei danni morali subiti, essendo anche un personaggio molto conosciuto nel Veneziano, sia perchè gestisce la Cantina “Riviera” sia perché è stato per anni rappresentante di varie categorie economiche locali, come per esempio la Coldiretti.

In caso di risposta negativa da parte della compagnia low cost britannica, allora si passerà al Tribunale.   

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