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PROBLEMI CON GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI, NEL 2016 MOLTE LE SEGNALAZIONI ALL’ADICO MA CON L’ARRIVO DEL CALDO AUMENTERANNO ESPONENZIALMENTE. GAROFOLINI: “PANNELLI VANTAGGIOSI PER LE FAMIGLIE A MENO CHE NON CI SI AFFIDI A DITTE IMPROVVISATE”

Impianti non funzionanti, costi che lievitano, pannelli che non producono neppure lontanamente l’energia pattuita, ditte installatrici con pochissima esperienza per non dire improvvisate. Sono davvero tanti i problemi che colpiscono molte famiglie “convertitesi” al fotovoltaico. Nel 2015 Adico ha seguito una ventina di casi, il doppio rispetto all’anno prima. E anche nel 2016 le segnalazioni sono molte anche se con l’arrivo del caldo cresceranno esponenzialmente. “Nel 2016 abbiamo raccontato le disavventure di due diverse persone che si sono rivolte a noi – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. In un caso il nostro socio, un professionista veneziano, s’è fatto installare un impianto da 14 mila euro che alla fine è risultato totalmente inutile perché non funzionante. Nel secondo caso il nostro iscritto, al di là di alcuni problemi con una pompa di calore, ha constatato di non poter rivendere l’energia all’Enel, come invece assicurato, visto che l’inverter solare montato in casa non può fornire energia all’esterno dell’abitazione. In entrambi i casi siamo intervenuti con il nostro ufficio legale contestando le relative situazioni”. Naturalmente Adico promuove con forza l’utilizzo delle energie rinnovabili, e non potrebbe essere altrimenti. Quindi gli impianti fotovoltaici rappresentano una risorsa per le famiglie non certo un peso. Però, come sottolinea ancora Garofolini, “quando si decide di installare l’impianto, è fondamentale affidarsi a una ditta esperta, anche se magari più costosa. Purtroppo in un mercato relativamente nuovo si sono catapultate imprese che prima facevano tutt’altro e che hanno deciso di sfruttare il business favorito pure dagli incentivi. Per lo più i casi che seguiamo riguardano imprese improvvisate. Anche se non è sempre così. La cosa sicura è che se l’impianto è funzionante i vantaggi per chi lo ha installato arrivano. Altrimenti il danno economico può essere rilevante. In ogni caso – conclude Garofolini – invitiamo chi avesse avuto problemi col fotovoltaico a rivolgersi tempestivamente alla nostra associazione perché, secondo la nostra esperienza, certe situazioni è meglio affrontarle di petto per evitare brutte sorprese”.

 

 

 

4 risposte

  1. Ma nei contratti di installazione dei panelli, avete controllato di chi sono a carico i costi per il futuro smaltimento e/o rinnovamento dell’impianto? Sembra siano molto alti!

  2. Un sistema fotovoltaico il più delle volte è poco compreso anche dalle aziende più esperte; errori di installazione se non si conosce un minimo di meccanica quantistica, possono avvenire non ostante i costruttori più accreditati cerchino di ovviarne le cause con appositi accorgimenti. Tuttavia la maggior parte degli errori nei quali mi sono imbattuto derivano da cablaggi elettrici approssimativi e cervellotici eseguiti comunque da aziende autorizzate a emettere certificazioni su impianti elettrici. Comunque l’errore più comune oltre a quelli di progettazione è dimenticare che tutte le celle di una stringa sono poste in serie e un malfunzionamento o ombreggiamento anche di una sola cella produce un hot spot che compromette un’intera stringa.

  3. I moduli sono composti da alluminio (struttura portante), silicio drogato da boro e fosforo (circa 1 atomo ogni 50 milioni di atomi di silicio) e argento, rame, alluminio e stagno per i busbar.
    Se unvece sono quelli a concentrazione (arseniuro di gallio) o quelli contenenti cadmio la cosa cambia di parecchio, anche in caso d’incendio.

  4. Vorrei informare che i pannelli fotovoltaici System Photonics su ceramica LAMINAM di Fiorano MO sono difettosi. System Photonics era una divisione di System SpA come lo è LAMINAM, System Electronics , Modula, System Logistic, Tosilab, System Sicurezza, Premium Care, Nuova Era, System Packaging, System AGV, ecc. I pannelli si scollano, entra acqua tra vetro e ceramica, si opacizzano. Le connessioni in rame si ossidano e alla fine l’impianto smette di funzionare. È un evidente difetto di fabbrica. La System del presidente Ing. Franco Stefani ha chiuso il ramo Photonics non mantenendo assistenza e garanzia che avevano promesso e fatta pagare a caro prezzo.

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