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Si riaccendono le polemiche sul canone speciale Rai, ecco chi deve pagare

Sono commercianti e professionisti i destinatari di una lettera con cui Viale Mazzini impone un versamento extra a chi detiene un computer sul luogo di lavoro

Piccole e medie imprese, artigiani, commercianti, liberi professionisti; e ancora, lavoratori autonomi, agenti di commercio e più in generale possessori di una partita Iva. E’ questo il vero e proprio esercito di soggetti a cui la Rai ha indirizzato una lettera che in queste ore sta scatenando una polemica che definire rovente sarebbe un puro eufemismo. In sostanza nella missiva da Viale Mazzini si chiede a tutte queste figure imprenditoriali il pagamento del cosiddetto canone speciale. Si tratta dunque non del classico canone televisivo pagato dalle famiglie, ma di quello generalmente dovuto da alberghi e bar che detengono un apparecchio televisivo che mettono a disposizione della propria clientela.

Il presupposto su cui si basa questa richiesta, da più parti definita assurda, è che tutti i soggetti in questione detengano un computer o comunque un monitor in grado di ricevere il segnale radiotelevisivo e che dunque debbano corrispondere un regolare canone.  “Vi informiamo che le vigenti disposizioni normative impongono l’obbligo del pagamento di un canone speciale a chiunque detenga, fuori dall’ambito familiare, uno o più apparecchi atti o adattabili – quindi muniti di sintonizzatore – alla ricezione delle trasmissioni televisive, indipendentemente dall’uso al quale gli stessi vengono adibiti”. Questa la formula tecnica con cui si apre la lettera della Rai, che si conclude con la richiesta di un versamento quantificabile in poco più di 400 euro.

Una somma che ovviamente potrebbe risultare insignificante per aziende di pur modeste dimensioni, ma che diventa un macigno sui conti già traballanti di migliaia di artigiani, liberi professionisti e in generale lavoratori autonomi. Tra l’altro, quello che infatti infastidisce di più è che la tecnica utilizzata dalla Rai sembrerebbe quella classica della rete a strascico: la missiva, che da Viale Mazzini si sono affrettati a precisare che non rappresenta una cartella esattoriale ma una semplice comunicazione, è stata infatti inviata in maniera indistinta a tutti i soggetti sopra elencati, senza tener conto di nessuna distinzione preliminare. E’ infatti assodato che la stragrande maggioranza delle figure professionali sopra citate, non si sogni minimamente di utilizzare il computer come strumento di ricezione televisiva.

Eppure a confermare la tecnica del colpo sferrato nel mucchio, c’è il fatto che in molti casi la comunicazione è arrivata a soggetti che neanche dispongono di computer, per non parlare delle missive inviate addirittura a imprese da tempo scomparse. Insomma, la Rai sembra ci stia provando, come si dice in gergo, puntando sul fatto che molti pagheranno senza chiedere troppe spiegazioni. Una strategia che come detto ha già scatenato repliche vibratissime, che arriveranno fino in Parlamento, dove a riguardo nei prossimi giorni sono attese interpellanze e interrogazioni che punteranno a chiarire una situazione che appare paradossale.

Non è infatti la prima volta che l’ipotesi di tassare con il canone tv i computer utilizzati sui luoghi di lavoro è balenata ai piani alti di Viale Mazzini. Le ultime richieste di tagli per 150 milioni di euro giunte alla Rai da parte del governo, sembrano però questa volta aver spinto i manager della tv pubblica ad utilizzare seriamente uno strumento di riscossione sul quale sembra sia arrivata l’ora che il Parlamento faccia davvero chiarezza una volta per sempre.

(fonte Panorama.it/Economia)

5 risposte

  1. La RAI è uno schifo già a guardala dentro casa, poichè non solo non si vede niente da quando ci hanno imposto il Digitale Terrestre, ma con i programmi che fanno……….. meglio evitare di commentare per non rischiare qualche querela. Io uso il pc per lavorare dalle 8,30 e sino alle 19,00 e figuriamoci se trovo il tempo per guardarmi la tv ………….. in ufficio. Se è un modo per rubare soldi alla gente, credono di averlo trovato. Però è da vedere chi lo pagherà

  2. A parte le tue osservazioni, personalmento ti dico che se fosse veritiera l’affermazione della Rai, i primi a dovere pagare il canone dovrebbero essere tutti quei parlamentari che con i soldi pubblici sono stati provvisti di tablet con i quali oltre alle informazioni giornalistiche anche stando seduti sugli scranni del Parlamento anzichè seguirne i lavori tranquillamente si godevano film, telefilm e perchè no anche… filmini.po….o meno il tutto gratuitamente perchè pagato anche i canoni telefoni dai cittadini. A proposito, perchè la Corte dei Conti di Roma o la sua Procura Regionale non svolgono qualche indagine per verificare che i passati parlamentari cui questi apparecchi sono stati affidati li abbiano restituiri all’Ufficio di Presidenza da cui li hanno ottenuti, a meno che, come al solito oltre a quanto lapidano alle casse pubbliche ora ci siano anche Personal computer, tablet, telefoni cellulari etc… etc… A quanto ammonta il buco nelle finanze statali per acquisto, gestione etc… di questi marchingegni che sono ancora in circolazione ed in dotazione, spesso, neppure ai parlamentari ma da questi ceduti a terzi che non ne avrebbero neppure diritto? Ditegli a quel toscanaccio di RENZI di ordinare subito lo stop a questi regali da babbo natale a chi tali beni può e deve acquistarseli da solo, altro che la Rai chiedere il canone alle imprese e peggio ancora hanno allo studio come farlo pagare pure ai privati. Forse non si rendono conto che così facendo ammazzano l’economia, con il possibile e non escludibile possibilità che il commercio di essi potrebbe subirne un’arresto rilevante. Non è tassando all’impazzata che si risolvono i problemi della Rai, i tagli sinora ad ess disposti sono quisquilie rispetto a quelle che potrebbero essere fatte. Perchè Mediaset e tutte le altre 750 circa emittenti televisive anche di piccole dimensioni vivono senza canone e non assillano i cittadini?

  3. invece di questa brillante trovata, la RAI non potrebbe far pagare il canone TV a chi non l’ha mai pagato e ” sfotte ” chi regolarmente lo paga da anni?!
    secondo il mio parere la mia e’ un’idea ” brillante ” ci sono 20000 famiglie in Italia?!le facciano controllare una ad una, delegando i Comuni, si trovano TV? chiedere lo scontrino di acquisto, se non c’e’, vuole dire che non e’ piu’ in garanzia, quindi ha piu’ di 2 anni, a quel punto si chieda il pagamento degli ultimi 5, visto che i precedenti sono prescritti, altrimenti, recuperino lo scontrino di acquisto. questo, non solo farebbe entrare tanti soldi nelle casse RAI, molti piu’ di questa maldestra operazione ma il gettito continuerebbe poi negli anni futuri!io, ho un’unica TV comprata 10 anni fa che costava 59 euro in offerta e, tutti gli anni ne pago piu’ di 100 di canone, c’e’ gente, soprattutto stranieri che hanno TV da 3000 euro e, non hanno mai pagato il canone, qualcuno mi sa dire come fare arrivare questa proposta a RENZI ma, che sia pubblica cosi’ ” deve ” agire?

  4. Io non sono certo entusiasta di pagare da sempre il canone, però per avere una certa garanzia di un’informazione non eccessivamente di parte (finalmente Minzolini è andato fuori dai piedi, sperando che a Roma faccia meno danni) sono disposto a sborsarlo senza troppe recriminazioni.
    Il fatto è che, come per le tasse, se lo pagassero tutti, tutti pagherebbero meno. Sono d’accordo con Nadia, io tempo fa ho anche scritto alla Rai invitandoli a far pagare a cominciare da chi conoscono benissimo, perché anni fa era uscita l’usanza dei cittadini di mandare una lettera chiedendo la sugellazione del televisore: la Rai ovviamente non si è mai mossa ed ovviamente i mittenti si sono ben guardati da pagare dopo di allora. Bene, ho scritto alla Rai, prendetevi quelle lettere e cominciate da lì a mandare gli avvisi di pagamento, ipotizzando loro che altrimenti anche a me ed a tutti potrebbe venire la tentazione di non pagare più; sapete qual è stata la risposta? L’idiota che mi ha scritto non ha fatto neanche un accenno ad eventuali azioni in programma, in compenso mi ha praticamente minacciato di non provarci perché mi arriverebbe la sanzione!
    I commenti li lascio a voi.

  5. Buonasera sono Antonio per me non dobbiamo pagare nessuno questo abbonamento della Rai perché ugualmente non vedo un film tranquillo hanno copiato Mediaset con tanta pubblicità e allora se prendete soldini da loro perché pagare l’abbonamento .E solo uno sfruttamento di denaro che fanno a copiati con lo stato italiano che ci gira sembre intorno ai cittadini potrei andare avanti ma meglio chiudere e fargli fare quello che vogliono che loro hanno il potere in mano.

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