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Smarrisce la carta di credito e gli sottraggono i soldi dal conto. Grazie ad Adico professionista mestrino ottiene dall’ Abf un rimborso di 9 mila euro

MESTRE. Non si era accorto di nulla per diverso tempo, perché in quel periodo si trovava spesso all’estero. Ma quando la situazione è emersa in tutta la sua criticità, ha tentato di correre subito ai ripari, inutilmente. E’ così che G.M., professionista mestrino – dopo aver tentato da solo di recuperare i soldi, circa 18 mila euro, sottrattigli dalla carta di credito da ignoti truffatori tramite più di cento operazioni effettuate nell’estate del 2018 – ha deciso di rivolgersi all’Adico e, tramite l’associazione, ha presentato ricorso all’Arbitro bancario finanziario. Risultato? Anche se l’uomo aveva smarrito la carta di credito senza rendersene conto se non dopo diversi mesi (e quando la frittata era ormai fatta), l’Abf ha riconosciuto di recente una corresponsabilità degli intermediari (la banca e la società che ha emesso la carta), colpevoli di non aver avvertito in alcun modo il loro cliente circa l’ambiguità e la stranezza di quelle operazioni molto ravvicinate fra loro. E così a G.M. l’arbitro ha riconosciuto un rimborso di circa 9 mila euro, proprio quando il professionista pensava di aver ormai perso tutto.

La vicenda, come detto, risale al 2018 ma trova risoluzione solo ora, dopo l’intervento dell’ufficio legale dell’Adico. L’uomo, che in quel periodo si trovava spesso fuori dall’Italia, non si è reso conto di aver perso la carta di credito. Lo ha scoperto solo mesi dopo, quando ormai i truffatori avevano sottratto circa 18 mila euro tramite un centinaio di operazioni tutte effettuate nell’arco di un paio di mesi. “E’ chiaro – specifica Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – che il nostro socio ha delle colpe. Lo smarrimento della carta e soprattutto la tardiva presa di coscienza di quanto stava avvenendo sul suo conto bancario. Non era per nulla scontato, dunque, che gli venisse riconosciuto un rimborso né totale né parziale. Nel nostro ricorso, però, abbiamo evidenziato anche le responsabilità della banca e di chi ha emesso la carta di credito. L’Abf ha riconosciuto la mancanza di diligenza e ha dunque decretato che in solido rimborsino al cliente metà di quanto sottrattogli dai malviventi”.

In particolare l’Abf ha riconosciuto che dagli intermediari “non sono state presentate evidenze complete dei memorandum di spesa relativi a tutte le operazioni e non è stata presentata evidenza che gli stessi avessero offerto al ricorrente il servizio di SMS alert”.  Da qui la decisione di suddividere fra tutti le responsabilità di quanto successo.

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