Discrezionalità. Ruota attorno a questo termine il destino di molti cittadini alle prese con rate di prestiti o finanziamenti. La sospensione dei pagamenti, infatti, dipende da chi ha erogato i soldi e il motivo è semplice. Non esiste allo stato attuale un indicazione del governo su questo fronte e dunque tutto è lasciato alla buona volontà di banche o finanziarie. Ecco allora che Adico lancia un appello a tutte le strutture che forniscono credito affinchè la discrezionalità non crei cittadini di serie A e cittadini di serie B.
Ricordiamo che, per quanto riguarda le Finanziarie, l’Assofin, che raccoglie le principali realtà italiane fra cui Agos e Findomestic, ha invitato i propri associati a concedere una sospensione delle rate per sei mesi a favore dei cittadini in difficoltà (tutte le informazioni le potete trovare sul nostro sito https://www.associazionedifesaconsumatori.com/rate-dei-prestiti-sospese-per-sei-mesi-adico-plaude-alliniziativa-di-assofin-garofolini-ora-niente-paletti-per-chi-e-in-difficolta/). Però, come ci hanno segnalato diversi cittadini, alcune finanziarie di Assofin accettano la richiesta, altre no, oppure creano problemi e mettono paletti.
Anche 43 banche o gruppi bancari (fra i quali Intesa San Paolo, Ubi Banca, UniCredit, MPS) concederanno una sospensione di 12 mesi della quota capitale (quindi non degli interessi) per finanziamenti erogati prima del 31 gennaio 2020. I motivi per richiedere l’interruzione della rata sono sempre gli stesasi: perdita del rapporto di lavoro subordinato, perdita del lavoro basato su rapporti di agenzia, di rappresentanza commerciale e altri rapporti di collaborazione coordinata continuativa, sospensione dal lavoro o riduzione dell’orario di lavoro per almeno 30 giorni lavorativi consecutivi, morte o condizioni di non autosufficienza. “Anche in questo caso – continua Garofolini – chi non ha acceso un finanziamento con una delle banche coinvolte dovrà in linea di massima pagare, salvo altre indicazioni. A nostro giudizio la possibilità di sospensione non dovrebbe sottostare a discrezionalità o ad accordi parziali, ma dovrebbe valere per tutti”.