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“Squadre anti-truffa in tutti i Comuni”. La proposta di Adico contro frodi e raggiri

Venezia. Squadra antitruffa? Perché no. L’idea può funzionare, come funzionava nell’omonimo film del 1977 in cui il compianto Thomas Milian interpretava il commissario Girardi impegnato nella sua battaglia contro lestofanti incalliti come Tarcisio Pollarolli, detto Er Fibbia, o Franco Bertarelli detto Venticello. Al di là della (B)cinematografia, la proposta nasce da Adico sulla scia dal boom di raggiri, informatici e non, che si stanno registrando in particolare nel periodo post – covid in tutta Italia. L’associazione – che ha elaborato focus locali sulle spese dei Comuni per la sicurezza e l’ordine pubblico – da tre anni a questa parte si ritrova ad aprire quotidianamente fascicoli dedicati appunto alle persone truffate. Vendite porta a porta, finti sms, e-commerce ingannevoli, frodi del superbonus, abbracci fasulli. Sono tanti i raggiri organizzati da persone senza scrupoli che se ne approfittano soprattutto dei soggetti più fragili, come gli anziani. Perché non prevedere vere e proprie squadre antitruffa in grado di prevenire l’imbroglio, oppure limitarlo o, ancor meglio, arrestare i delinquenti?

Il ragionamento nasce, come detto, dallo studio dei bilanci comunali e delle spese riservate alla missione 3, ordine pubblico e sicurezza. Le risorse si riferiscono a tutte quelle azioni spettanti alle amministrazioni locali e non allo Stato e relativi in particolare all’attività della Polizia locale. Sommando le spese dei sette capoluoghi veneti di provincia, nel 2021 (ultimo dato disponibile) si sono spesi poco meno di 115 milioni di euro, in media 113 euro ad abitante, il 7,5% in più dell’anno precedente. Insomma, gli investimenti non mancano. Ma come vengono utilizzati?  

“Come Adico – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’associazione – constatiamo che la spesa compresa nella missione 3 dei bilanci comunali è indirizzata soprattutto alla repressione degli illeciti stradali. Telecamere, nuovi strumenti per intercettare le vetture senza revisione, amministrazione delle multe per violazioni al codice della strada. In questo momento, però, pensiamo che le risorse debbano andare pure in altre direzioni, ovviamente in relazione a quello che è il nostro ruolo. Esiste un problema diffusissimo in tutte le città del Veneto che non accenna a fermarsi ma tantomeno a rallentare. Stiamo parlando dei raggiri dei venditori porta a porta che fanno strage soprattutto di persone anziane andando a strappare contratti da migliaia di euro per prodotti di fatto non richiesti. Si potrebbero istituire apposite squadre nel corpo della Polizia municipale che si occupino di questi e di altri raggiri, come per esempio la truffa dell’abbraccio o del finto amico del figlio, del finto avvocato, del finto prete. Ma anche pool di esperti che si concentrino sui raggiri più sofisticati: quelli del finto sms, per esempio, o quelli legati al superbonus. Insomma, proponiamo l’istituzione di una specifica squadra anti-truffa soprattutto a difesa delle persone più anziane che limiti le incursioni di questi personaggi loschi capaci di fare danno ovunque. Di sicuro esistono uomini della Polizia Municipale che si dedicano anche a questo. Noi stiamo dicendo, invece, che servono persone che si dedichino…solo a questo. Perché non trasferire una parte delle spese della missione 3 a tale  progetto?”.

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